Non si risvegliano dopo le operazioni, due inchieste aperte dalla Procura di Arezzo

Sono due i casi morte sospetta su cui la Procura della Repubblica di Arezzo vuole vedere chiaro e sui quali sono aperti due fascicoli d’inchiesta. La vicenda più recente è quella di un uomo di 65 anni, Angelo Costanzi, pensionato, ex dipendente della Motorizzazione Civile di Arezzo, che, sottoposto mercoledì 27 gennaio ad anestesia per effettuare un’operazione di ernia al disco, non si è più risvegliato. A quel punto i sanitari ne hanno disposto il trasferimento dalla clinica San Giuseppe Hospital al reparto di rianimazione dell’ospedale San Donato, dove, arrivato in carenza di ossigeno, è deceduto nella giornata di venerdì, a due giorni dall’intervento. Sulla tragica fine dell’uomo il sostituto procuratore di Arezzo Angela Masiello ha aperto un’inchiesta, a seguito della segnalazione alla Procura da parte della Asl: sequestrate le cartelle cliniche, stanno per partire gli avvisi di garanzia nei confronti dei professionisti che hanno eseguito l’intervento. Un’operazione tecnicamente di routine finita in modo tragico e sulla quale i familiari dell’uomo vogliono chiarezza: si sono rivolti all’avvocato Francesco Molino, penalista del foro di Arezzo, con l’obiettivo di vedere accertate eventuali responsabilità. Lo scorso 15 gennaio era deceduta a Roma una donna di 50 anni di Latina, entrata in coma dopo un intervento chirurgico alla schiena effettuato sempre alla clinica San Giuseppe di Arezzo sette mesi prima. Anche su questo caso la Procura della Repubblica di Arezzo ha aperto un’indagine, dopo l’esposto dei familiari della signora: due gli avvisi di garanzia inviati al medico chirurgo e all’anestesista. Ipotesi di reato, tutte da dimostrare, omicidio colposo.