Processo Keu, il Comitato “Vittime Podere Rota” si costituirà parte civile
Catia Naldini, neo presidente del comitato, motiva la decisione: “Le nuove istanze che ci apprestiamo ad affrontare richiedono ancora un serio lavoro e tanto impegno da parte di tutti noi. Il primo incarico che mi avete affidato è la costituzione di parte civile al processo sul KEU, come parte lesa per i capi di imputazione sulle attività illecite che secondo l’accusa riguardano anche il nostro territorio: “la variante della Strada provinciale SP7 di Piantravigne e parte della viabilità interna a servizio della discarica di Podere Rota nel comune di Terranuova Bracciolini” per “la presenza di rifiuti contenenti KEU ” “e di rifiuti di attività orafa aretina” “per spessori superiori al metro”. “La stima di materiale utilizzato ammonta a circa 34.934,8 tonnellate”, le criticità ambientali si estendono anche sul lato in sinistra idraulica del Borro Riofi che incide la valle. (fonte ISPRA) Il nostro Comitato ha avuto un ruolo chiave nel far emergere tutte le criticità e illiceità del territorio e fare questo passo è nostro dovere in rappresentanza di tutte le vittime di questo sistema”. Ecco il principale obiettivo di questa presa di posizione: “Chiederemo ulteriori controlli e indagini, rivendicheremo, giustizia e bonifica del nostro territorio avvelenato da sostanze tossiche, violentato da attività illecite e infiltrazioni malavitose. il nostro impegno di controllo, tutela e denuncia deve continuare più forte che mai perché sul Sito di Podere Rota, nonostante quanto emerso, costruiranno nuovi impianti! Paradossalmente insistono ancora con scelte politiche per noi e per il nostro ambiente, non sono sostenibili. Voglio ricordare a tutti che la discarica, può ancora essere ampliata ! Se ora NON è stata ampliata, NON è per scelta politica né per una formalizzata incompatibilità ambientale: ma è solo stato sospeso il procedimento di ampliamento per le gravi contaminazioni accertate e per le indagini della magistratura in corso; la stessa magistratura alla quale Noi, inascoltati, danneggiati e beffati, abbiamo dovuto rivolgersi per fare luce e fermare questo scempio”.