Protesta no vax all’Itis, il preside Artini risponde ai contestatori: “Legge contraddittoria” Ar24Tv
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Ieri è andata in scena una rumorosa protesta davanti alla sede dell’Itis Galileo Galilei di Arezzo con tanto di megafoni, bandiere tricolori e striscioni. Secondo i manifestanti il preside Alessandro Artini avrebbe criminalizzato i docenti sospesi perché non si sarebbero piegati a quello che loro definiscono “ricatto vaccinale del governo Draghi” e ne avrebbe inoltre stigmatizzato il rientro a scuola.
Questa l’interpretazione del movimento Italia Risorge. Sono andato a rivedermi e riascoltare l’intervista realizzata da Greta per capire se mi fossi perso qualcosa ricavandone la stessa impressione: non c’è stata nessuna criminalizzazione, non c’è traccia di censura nei confronti dei docenti no vax rientrati a scuola, nulla che possa giustificare il nuovo gorillaio no vax e no green pass andato in scena davanti alla scuola. Conosco Artini da molti anni, è uno dei presidi più preparati che io conosca, una persona stimata ed apprezzata da docenti e studenti, un serio professionista che ha reso la scuola un posto migliore. Artini ha spiegato di aver espresso un suo personale dubbio sull’opportunità di far rientrare a scuola quei docenti che erano stati sospesi perché non avevano ottemperato all’obbligo vaccinale: vista e considerata l’impossibilità per questi insegnanti no vax di fare lezione qual è il senso di questo reintegro? Che messaggio arriva agli studenti? Il paradosso è che lo stato adesso paga i docenti che stanno sostituendo i colleghi che rifiutano il vaccino e contemporaneamente gli stessi reintegrati. Italia Risorge nei suoi comunicati diffusi alla stampa parla di violazione della Costituzione, quella stessa Carta Costituzionale che all’articolo 21 riconosce la libertà di pensiero, una passaggio che probabilmente è sfuggito ai vari gruppi no vax che nel corso di questa pandemia hanno dimostrato di avere una versione molto personalizzata della democrazia. Ascoltate con molta attenzione la mia intervista al preside Artini e poi ditemi se questa baraonda può essere giustificata. Chiudo ricordando che di fatto il rumoroso presidio ha impedito agli studenti di fare regolare lezione. Fuori dall’Itis alcuni di loro hanno attaccato uno striscione in risposta ai manifestanti del movimento Italia Risorge: “Lasciateci studiare, lasciateci lavorare”, e con questo credo non ci sia altro da aggiungere.