Ucciso col narghilè, arrestato in Umbria il responsabile della morte di Joel Ramirez Seipio

L’omicidio dell’uomo di origine dominicana ucciso all’alba di domenica 1 ottobre in un locale di via Poggilupi a Terranuova Bracciolini è arrivato alla una svolta decisiva: i carabinieri hanno arrestato nella sua abitazione di Perugia, un connazionale della vittima di 33 anni, responsabile del lancio di un narghilè che ha colpito alla gola Joel Ramirez Seipio, recidendogli la giugulare senza scampo, come confermato dall’esame autoptico effettuato a Siena. L’inchiesta, condotta dal pm Francesca Eva e dai carabinieri valdarnesi guidati dal tenente Tommaso Forziati, ha dato i suoi frutti. In pratica da subito sulle tracce dell’assassino, gli inquirenti si sono avvalsi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e delle testimonianze dei partecipanti alla rissa, scoppiata per futili motivi, per risalire all’identità del dominicano resosi responsabile della morte dell’operaio suo connazionale residente in Valdarno. Joel Ramirez Seipio viveva da anni a Montevarchi con la madre e la figlia di tredici anni. Giunto in Valdarno in tenera età coi genitori, perfettamente integrato, lavorava come operaio in una ditta di ponteggi. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Arezzo Claudio Rubertà chiarirà in giornata i dettagli dell’arresto effettuato in Umbria.

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