Un defibrillatore nel nome di Petri. 20 anni fa vittima del terrorismo

Il Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Emanuele Petri, Medaglia d’Oro al Valore Civile, già in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Terontola, fu ucciso per mano delle Brigate rosse il 2 marzo 2003 sul treno 2304 Roma-Firenze. Coraggioso e buono. Sono questi gli aggettivi che vengono attribuiti a Petri. Una divisa, un uomo che ha difeso la patria, le leggi e ha tutelato la cittadinanza. Com’è successo, appunto, quella drammatica domenica mattina, quando il Sovrintendente Capo durante un normale controllo sul treno interregionale Roma-Firenze ha portato alla luce le Nuove Brigate Rosse. Una semplice attività lavorativa che gli è costata la vita. Lo scontro a fuoco avvenne su un treno in movimento, all’altezza di Castiglion Fiorentino. Sul treno, il sovrintendente, insieme ad altri due colleghi della Polizia ferroviaria, stava controllando i documenti di due viaggiatori che sembravano sospetti; i due terroristi, temendo di esser stati scoperti, hanno impugnato le armi e hanno sparato sugli agenti. Nel conflitto a fuoco un terrorista rimase ucciso, una terrorista venne arrestata e un altro agente rimase gravemente ferito.

Primo appuntamento a Cortona con un’iniziativa pubblica in collaborazione con la Questura di Arezzo. Alle ore 9, nel parco di Camucia intitolato al sovrintendente capo della Polizia di Stato ucciso dai terroristi, si terrà una cerimonia a cui parteciperanno gli alunni della scuola primaria «Umberto Morra». Dopo i saluti delle istituzioni coinvolte, Comune di Cortona, Prefettura e Questura di Arezzo, verrà deposta una corona al monumento dedicato ad Emanuele Petri. A seguire sarà inaugurata la nuova postazione con il dispositivo Dae (Defibrillatore, automatico di emergenza). La conclusione della manifestazione vedrà i circa 150 bambini dell’istituto comprensivo scolastico Cortona 1 intonare la canzone «La mia scuola è speciale». 

Per tale ricorrenza a Castiglion Fiorentino avrà luogo stamani una cerimonia commemorativa che avrà inizio alle ore 10.30, con la deposizione di una corona d’alloro in memoria del Caduto alla Stazione Ferroviaria – Piazza Emanuele Petri, seguita dagli interventi delle Autorità. A seguire la famiglia Petri e l’Associazione “Emanuele Petri” doneranno un defibrillatore alla Casa Circondariale di Arezzo. All’evento saranno presenti il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini, nonché il Sottosegretario di Stato all’Interno Onorevole Nicola Molteni.

Le iniziative si sposteranno, poi, a Tuoro sul Trasimeno, dove tutt’ora vive la famiglia di Emanuele Petri: alle ore 12 presso il Teatro Comunale dell’Accademia presentazione del libro “Un poliziotto di nome Lele”, a seguire la deposizione di una corona presso il cimitero di Vernazzano e alle ore 16.00 presso la Chiesa della Santissima Maddalena verrà celebrata una Santa Messa in memoria di Emanuele celebrata da S.E. Cardinale Gualtiero Bassetti. Sabato 4 marzo sempre a Tuoro sul Trasimeno, alle ore 21.00 al Teatro Comunale dell’Accademia omaggio ad Emanuele Petri Reading – Teatrale “Le ferite di marzo” tratto dall’omonimo romanzo di Cinzia Corneli con la partecipazione del soprano Daniela Di Pippo accompagnata per l’occasione al pianoforte dal maestro Luca Grosso. Conduce la serata Rosella Aristei.

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