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martedì | 07-01-2025

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Vannacci va da Mugnai: “Ha difeso se stesso e la sua famiglia”

A due anni esatti dai tragici fatti di San Polo di Arezzo, l’eurodeputato Roberto Vannacci ha incontrato Sandro Mugnai, l’artigiano 55enne accusato di omicidio volontario per aver ucciso, il 5 gennaio 2023, il vicino di casa Gezim Dodoli, 57 anni, che con una ruspa stava demolendo la sua abitazione. Vannacci, che si è intrattenuto con Mugnai e familiari, ha espresso solidarietà all’uomo: “È una persona che ha difeso se stesso e la sua famiglia e adesso rischia di essere condannato per omicidio. La difesa, quando è difesa, è sempre legittima e il focolare è inviolabile“.

Il generale Roberto Vannacci, noto per le sue posizioni controverse e autore del libro “Il mondo al contrario” recentemente registrato come marchio, “ma resto nella Lega“, ha sottolineato la necessità di “rivedere la legislazione sulla legittima difesa se è insufficiente“.

Il caso ha suscitato un acceso dibattito sull’adeguatezza delle leggi italiane in materia di legittima difesa. Inizialmente, Mugnai era stato accusato di eccesso colposo di legittima difesa; tuttavia il giudice ha successivamente richiesto una riformulazione del capo d’imputazione in omicidio volontario, ritenendo che l’azione di Mugnai abbia superato i limiti della legittima difesa.

L’udienza preliminare è fissata per il 15 gennaio 2025 presso il Tribunale di Arezzo. Nel frattempo, la comunità locale ha mostrato sostegno a Mugnai; lapidario il parroco di San Polo, don Natale Gabrielli, tra i promotori di una fiaccolata a sostegno di Mugnai lo scorso 8 dicembre: “Mi buttano giù la casa con una ruspa e devo stare ad aspettare?“.

Il caso di Sandro Mugnai, come già in passato quello di Fredy Pacini di Monte San Savino, chiusosi con l’archiviazione, continua a sollevare interrogativi sulla proporzionalità della difesa e sull’interpretazione delle leggi vigenti, alimentando un dibattito che coinvolge opinione pubblica e istituzioni.

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