Villa confiscata a mafia, partiti i lavori: in uso al comune per casi di emergenza abitativa – Foto

Si tratta di un importante intervento di recupero – ha detto il Sindaco – reso possibile grazie all’ottenimento di un finanziamento di 260 mila euro, erogato dalla Regione Toscana che andrà a coprire interamente il costo dei lavori. L’immobile servirà a fronteggiare situazioni di emergenza abitativa, dunque, attraverso la sua riqualificazione, verrà restituito alla comunità dando anche una risposta alle diverse esigenze di carattere sociale. Ci tengo a ringraziare la Regione per il finanziamento e Libera Coordinamento Valdarno per la costante opera di sensibilizzazione”.

Con l’intervento finanziato si procederà, tra le altre cose, ad un rinforzo strutturale localizzato. In particolare, si prevede l’asportazione dei pavimenti per realizzare una nuova soletta, verranno revisionate le tubazioni degli impianti e collocati nuovi pavimenti.
La manutenzione straordinaria riguarderà anche la copertura esterna e verrà installata una nuova linea vita per l’accesso in sicurezza alla terrazza coperta sul tetto.
Saranno totalmente revisionati i servizi igienici, di cui uno al piano terra reso accessibile ai portatori di handicap.
L’immobile oggetto dei lavori è un terratetto capo schiera libero su tre lati, circondato da resede e con garage, sviluppato su 4 livelli: seminterrato, piano terreno rialzato, piano primo e sottotetto. Al momento dell’assegnazione al Comune, da parte dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati, il bene immobile presentava diverse problematiche, anche di ordine strutturale, che verranno risolte con questo intervento.
Il finanziamento si colloca all’interno di un avviso pubblico della Regione Toscana dedicato ai 26 comuni che ospitano beni confiscati alla criminalità organizzata. Otto enti hanno partecipato al bando per un totale di 2,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione.

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