Alberti: “Medioetruria vale il nostro impegno, in ballo il futuro di Arezzo” Ar24Tv

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La presenza del Ministro nel capoluogo umbro era “straordinaria occasione per far sentire civilmente la nostra voce di dissenso, ma una volta di fronte a Palazzo dei Priori – racconta Domenico Alberti – siamo stati schedati dalla Digos solo per avere esposto uno striscione recante la scritta ‘Medioetruria a Creti, insulto per la Toscana, inutile per l’Umbria‘. Alberti si dice sconcertato: “Dopo l’intervista concessa alla Rai, ci sono stati chiesti i documenti e i nostri volti sono stati ripresi dalle telecamere degli agenti di Polizia, siamo stati identificati e schedati solo per aver pacificamente espresso la nostra posizione“. “Uno spettacolo indegno“, è il duro commento del segretario Domenico Alberti, riferendosi alla presentazione del progetto da parte del ministro Salvini: “si è assistito ad uno spettacolo sconcertante: tempistiche irrealistiche, errori grossolani nella valutazione dei bacini d’utenza e dati fuorvianti, il tutto orchestrato per sostenere la campagna di rielezione della presidente Tesei“. E ora? “Abbiamo riaperto la petizione e la raccolta firme, chiediamo le dimissioni di tutta la Lega aretina ovunque sedente (da palazzo Cavallo, a Firenze e Roma), la convocazione in via di urgenza del Consiglio congiunto di Provincia e Comune di Arezzo allargato a tutti i comuni delle vallate ed a tutte le rappresentanze economiche e sociali aretine e a Giorgia Meloni di esercitare il suo specifico potere di controllo sull’operato del Vicepremier e Ministro dei Trasporti“. Nonostante le difficoltà, garantisce Alerti, il comitato SAVA “continua a battersi e anticipa che nei prossimi mesi potrebbero arrivare novità importanti, capaci di dare maggior forza all’iniziativa  contro il progetto di Medioetruria a Creti“.

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