Bassetti: “Francesco, il Papa che ha aperto processi e cambiato la Chiesa per sempre”. Sul prossimo Pontefice: “Vedrei bene un Papa Francesco II”

Uno sguardo intimo, profondo, segnato da anni di vicinanza fraterna con Papa Bergoglio, nelle più recenti dichiarazioni del cardinale Gualtiero Bassetti, già vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro dal 1998 al 2009 e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dal 2022 Arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve. Bassetti racconta Papa Francesco con parole che svelano la complessità e l’autenticità di un pontificato destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.
Tra aneddoti personali e riflessioni spirituali, Bassetti rievoca momenti di grande umanità. Come quella volta in cui il Papa gli disse sorridendo: “Per te non c’era posto all’inferno”, a sottolineare con affetto e ironia il legame profondo che li univa. Una confidenza che restituisce l’immagine di un Papa capace di essere vicino, fraterno, accessibile.
Secondo Bassetti, per comprendere appieno Francesco occorre partire dalle sue radici: “Un profugo, un gesuita, un latinoamericano”, tre identità fuse in un’unica visione del mondo e della fede. Un’origine che ha segnato il suo stile, irripetibile e irreversibile, caratterizzato da una Chiesa “mamma”, accogliente, che non giudica ma cerca i suoi figli con misericordia e tenerezza.
Un altro tratto distintivo che Bassetti mette in luce è il metodo del Papa: non quello di chiudere rapidamente i percorsi, ma quello di “aprire processi”, avviando cammini e lasciando che sia lo Spirito Santo a condurli a compimento. Una visione dinamica, fiduciosa nel tempo e nelle persone.
Tra le eredità più forti di Francesco, Bassetti indica il “sogno del Mediterraneo”, ispirato al pensiero di Giorgio La Pira: un mare non più confine di morte, ma spazio di dialogo, di pace, di incontro tra le culture. Un progetto che il Papa ha fortemente sostenuto e che resta un faro per il futuro.
Parlando del prossimo conclave, che come definito dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, dovrà svolgersi tra il 15esimo e il 20esimo giorno dalla morte del Papa, quindi, a conti fatti, tra il 5 e il 10 maggio 2025, Bassetti non nasconde il suo auspicio: “Vedrei molto bene un Papa Francesco II”, segno della necessità di proseguire il cammino aperto dal Pontefice argentino, senza tornare indietro.
Infine, nelle parole del cardinale traspare un sentimento profondo di gratitudine: “Parlavamo come fratelli” – ricorda – sottolineando come la relazione con Francesco sia stata, per lui, un dono umano e spirituale unico, un’esperienza di fraternità vissuta nell’essenzialità della fede.
Papa Francesco, nelle parole di Bassetti, “non è solo il pontefice della svolta; è il testimone vivo di una Chiesa che cammina, che ascolta, che abbraccia il mondo con il cuore aperto di una madre“.