Bernini al vertice degli industriali: “Come nel dopoguerra, ma vedo grandi opportunità. Al centro il capitale umano” Ar24Tv
“Passione e ottimismo, è questo che mi muove“. E’ uno dei passaggi dell’intervista che Fabrizio Bernini, designato neo presidente di Confindustria Toscana Sud ci ha rilasciato. L’imprenditore valdarnese sostituirà Paolo Campinoti, che terminerà il suo mandato con la prossima assemblea generale, durante la quale avverranno le votazioni per il presidente Bernini, che sarà affiancato da Fabrizio Landi in qualità di rappresentante della delegazione di Siena e Francesco Pacini della delegazione di Grosseto. L’analisi dei contesti socio economici attuali, lo studio dei fattori importanti per la costruzione del futuro, sarà l’impegno che da subito verrà intrapreso dalla neo squadra al vertice dell’associazione Confindustria Toscana sud. Uno dei primi compiti sarà quello di dare supporto alle aziende appartenenti ai settori più colpiti dalla crisi generata dalla pandemia. “Confindustria – dice Bernini – vuol continuare ad essere una voce costruttiva e al fianco delle sue imprese, la nuova squadra di presidenza ha intenzione di creare un “Comitato per la ripartenza e lo sviluppo” proprio per dedicare specifiche energie e competenze per questa delicata sfida. Parallelamente all’emergenza dettata dal Covid-19, la neo squadra ha chiari gli scenari su cui fare leva per guidare il cammino delle imprese toscane”. Senza dubbio “uno dei settori si cui ci concentreremo – continua – sarà la transizione green e tutto ciò che questa frontiera significa per le aziende e per la società, l’economia circolare sarà pilastro ineludibile per il futuro“. L’altro fattore fondamentale su cui lavorare è la crescita tecnologica delle imprese, che passa dall’innovazione digitale a 360°: “La pandemia – evidenzia Bernini – ha accelerato di 8 anni il processo di avvicinamento al digitale di famiglie e imprese“. La centralità del manifatturiero nell’economia dei territori e contestualmente il supportare lo sviluppo delle life sciences gli altri focus principali su cui costruire azioni e coordinamento del lavoro dell’associazione. La squadra di presidenza ha poi ben presente come accanto alle grandi realtà imprenditoriali della Toscana del Sud esista un numero elevatissimo di piccole e medie imprese: “fare leva sulle loro esigenze, supportare un processo di crescita sarà uno degli obiettivi da perseguire, come quello di concentrare attenzione specifica sui giovani ed il mondo delle start up“.
Fabrizio Bernini è nato nel 1957 nel cuore della Toscana (Valdarno aretino). Dopo aver conseguito il diploma di Perito industriale all’Istituto tecnico “Marconi” di San Giovanni Valdarno, ha iniziato l’attività lavorativa come progettista programmatore svolgendo fin da subito un ruolo di responsabile in Emerson Group, frequentando numerosi stage e master negli Usa e in Inghilterra per approfondire le proprie conoscenze e sviluppare la propria professionalità in quell’ambito. Ha svolto molte consulenze in qualità di project leader per la progettazione e realizzazione di sistemi informativi per diverse società, dal settore finanziario a quello sanitario. È stato consulente anche per la Provincia di Arezzo e per la Menarini Diagnostici srl, che ancora oggi collabora strettamente con il settore Sanità della Zucchetti Centro Sistemi spa. È stato amministratore della società Issos Servizi srl – Istituto socio sanitario con sede in Terranuova Bracciolini (Arezzo), con incarico di amministratore e consulente direzionale per la progettazione e la direzione dei lavori su progetti software per le Usl. Nel 1985 ha fondato la software house Centro sistemi srl e ne ha guidato personalmente lo sviluppo fino all’odierna, innovativa e multi-divisionale – robotica, software, automation, healthcare, green innovation – Zucchetti Centro Sistemi spa, di cui è presidente e legale rappresentante. Pioniere dei processi di digitalizzazione e della telemedicina, inventore di prodotti rivoluzionari come Ambrogio (il robot rasaerba) e NemH2O (il robot pulisci-piscine), ha lanciato la linea di inverter e prodotti di accumulo Azzurro, diventata in pochi anni un leader del settore. Ha registrato oltre 120 brevetti (facenti capo a circa 50 invenzioni) e 12 marchi. Oltre ad aver ricevuto decine di premi nazionali e internazionali nell’ambito dell’innovazione, come il Premio dei premi per l’innovazione (2010 e 2014), nel 2017 è stato nominato Cavaliere del lavoro.