D’Ettore combatte e Chiassai suggerisce la semplice ricetta per vincere. E il Pd si dilania Ar24Tv
La stessa neo presidente della provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini, ha suggerito la ricetta della vittoria ad Ar24: “Abbiamo vinto perchè siamo una squadra” https://www.youtube.com/watch?v=uUf7jMO5nlE&t=2s
Piu`facile a dirsi che a farsi, evidentemente. Nel Partito democratico, un attimo dopo la sconfitta nell’elezione per la presidenza della Provincia della notte di Halloween, è partita la caccia alle streghe, al colpevole, o ai colpevoli, ai fantasmi, a chi ha consegnato scheda bianca, a chi non si è presentato al seggio per le più o meno serie ragioni, a votare pro Menchetti (a proposito, ottima candidata, persona seria e competente, a Civitella possono confermare).
Senza pensare che una riflessione profonda sarebbe stata opportuna, a monte e per tempo. La formula ripetitiva del “dagli all’untore” che torna, a centro sinistra, ad ogni sconfitta. Qualche giorno di disperazione e sconcerto, esternati pubblicamente o nelle segrete stanze, poi ognuno torna nelle proprie posizioni, nulla si muove, nessuno si alza e se ne va, nessuno fa davvero un’analisi politica seria. Fino alla prossima batosta, che arriverà inevitabile alle amministrative del prossimo anno, se la riflessione non sarà autentica e comprovata da atti concreti.
“Squadra“, dicevamo, che non è lo strumento per disegnare, tracciare e progettare, ma un gruppo di persone finalizzato allo svolgimento di un compito. Dello stesso tono le dichiarazioni di Mugnai, D’Ettore, Ghinelli, Lucia Tanti, Fratelli d’Italia.
Della lunga notte in provincia, tanti sono i dettagli che potremmo evidenziarvi e che comunque molti di voi hanno potuto annotare durante la diretta di Arezzo24 (grazie per gli apprezzamenti n.d.r.).
Ne basti uno su tutti, che manifesta il diverso atteggiamento e approccio tra i due schieramenti: abbiamo visto un Onorevole, nel caso di specie Maurizio D’Ettore, in qualità di rappresentante di lista, in assetto da combattimento, pronto a impegnarsi con umiltà (dote sempre più rara a sinistra), farsi sentire con energia durante lo spoglio delle schede, presente e partecipativo. Uno spirito di gruppo, un’unità d’intenti e azioni, che non può che portare, al di là di ogni credo politico, soddisfazioni e vittorie. Le dichiarazioni del deputato aretino, riassumono il senso di appartenenza che ha consentito questo e altri epiloghi favorevoli: “Vittoria storica di Silvia Chiassai. Il centrodestra unito e la civicità riescono ancora una volta ad affermarsi. In questi anni sono state molte le vittorie e questa, in provincia, suggella un modello vincente e di buon governo. Tutti i partiti di cdx e le formazioni civiche hanno dimostrato unità e novità della proposta politica. Forza Italia, da parte sua, ha confermato il ruolo propulsivo e di aggregazione dell’area di cdx aperta alle esperienze civiche. Silvia Chiassai raggiunge un risultato storico che segna un punto di svolta nella storia politica di Arezzo“.
Continuare a dare la caccia al colpevole di turno, “dividere gli onesti dai disonesti“, come chiede Donella Mattesini, autorevole Presidente dell’Assemblea provinciale del Pd, serve solo a dilaniare e lacerare ulteriormente un partito irriconoscibile e che in questo momento rappresenta a malapena solo se stesso.