Efficacia ed efficienza del sistema sanitario, la Toscana è al 2° posto in Italia. Al 9° posto per il welfare

E’ quanto emerge da “Welfare, Italia”, think tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House Ambrosetti. La Toscana si posiziona complessivamente al 9° posto nel Welfare Italia Index per quanto riguarda la spesa sanitaria sia pubblica (2.023 Euro pro-capite a fronte di una mediana italiana di 1.979 Euro) sia privata (617 Euro contro una mediana italiana di 557 Euro), con valori superiori rispetto alla media nazionale. La Regione conferma il trend di complementarietà tra la spesa pubblica e la spesa privata che insieme concorrono a una buona performance del sistema sanitario regionale. La Toscana si è classificata nel 2020 al 9° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2020” – indicatore sintetico di misurazione delle performance dei territori in termini di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione – realizzato da “Welfare, Italia”, think tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del think tank Welfare Italia, disponibile sul sito di Welfare Italia. Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[2], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output2, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà). Dall’analisi dei singoli parametri emerge che la Toscana si posiziona al 9° posto per quanto riguarda la spesa sanitaria sia pubblica (2.023 Euro pro-capite a fronte di una mediana italiana di 1.979 Euro) sia privata (617 Euro contro una mediana italiana di 557 Euro). Da un punto di vista qualitativo, il sistema sanitario toscano consegue ottimi risultati: stando all’Indice Meridiano Sanità, la Regione occupa il 2° posto per l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza dell’offerta sanitaria, superata soltanto dalla Provincia Autonoma di Trento e si posiziona al 5° posto per quanto riguarda lo stato di salute della popolazione. Nell’area della previdenza sia gli indicatori di input che quelli di output collocano la regione in linea con il dato nazionale. La Toscana risulta 12^ sia sui contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in % del PIL regionale (pari al 12,7%, in linea con il valore mediano italiano del 12,9%), così come la partecipazione a forme pensionistiche complementari (2.350 Euro di valore, uguale al valore mediano nazionale). Nell’area degli indicatori strutturali di output relativi alle politiche sociali, la regione ottiene buoni risultati, relativamente all’incidenza della povertà relativa familiare (5° in classifica con un dato del 5,8% rispetto ad un dato nazionale del 9,2%) e per posti in asili nido autorizzati, con 31 posti ogni 100 bambini di 0-2 anni (valore mediano nazionale di 25,8 posti). Leggermente superiore al dato nazionale è quello della dispersione scolastica (13^ posizione per tasso di dispersione scolastica regionale (19,5% contro un dato nazionale del 18%) anche se la spesa pubblica per istruzione e formazione è in linea con il valore nazione (3,3% del PIL regionale impegnato in spese per istruzione e formazione collocandosi al 12° posto).
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Nota 1 Il Welfare Italia Index non tiene conto della campagna vaccinale anti-Covid che ha preso il via a inizio 2021
Nota 2 – I 22 Key Performance Indicator
Indicatori di risorse, pubbliche e private, allocate nella regione (indicatori di input)
Area sanitaria
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spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
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spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)
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spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite
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spesa in Reddito e Pensione di Cittadinanza sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse annue in euro per ogni cittadino
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beneficiari di sussidi di disoccupazione NASPI -Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (individui beneficiari sul totale della popolazione attiva della Regione);
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spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
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contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale);
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contributo medio a forme di previdenza integrative (importo medio in euro versato per ogni sottoscrittore)
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spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale);
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spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)
Indicatori strutturali di welfare (indicatori di output):
Area sanitaria
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Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatore)
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Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatore)
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Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
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Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
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Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione con più di 34 anni);
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Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time);
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Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
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Social housing: numero alloggi popolari a livello regionale registrato all’interno del Sistema Integrato di Fondi Immobiliari (FIA), così come rendicontato da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr (numero di alloggi ogni 100mila abitanti della regione);
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Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
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Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);
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Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
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Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni. (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)
La classifica completa 2020 del Welfare Italia Index:
Welfare, Italia
“Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” è un progetto nato nel 2010 su iniziativa del Gruppo Unipol con l’obiettivo di costruire una piattaforma permanente di discussione sul tema del welfare, che possa contribuire attivamente a rimodulare un nuovo assetto delle politiche sanitarie e socio-assistenziali del Paese. Il progetto si fonda sulla condivisione di idee e riflessioni in tema di welfare tra i principali stakeholder del settore: decisori, esponenti del Governo nazionale e locale, parti sociali, casse e fondi di previdenza e assistenza, rappresentanti di imprese, università e terzo settore. Per maggiori informazioni visita www.welfare-italia.com
Unipol Gruppo S.p.A.
Unipol è uno dei principali gruppi assicurativi in Europa e leader in Italia nel Ramo Danni (in particolare nei settori Auto e Salute), con una raccolta complessiva pari a circa 14,0 miliardi di euro, di cui 8,2 miliardi nei Rami Danni e 5,8 miliardi nei Rami Vita (dati 2019). Unipol adotta una strategia di offerta integrata e copre l’intera gamma dei prodotti assicurativi e finanziari, operando principalmente attraverso la controllata UnipolSai Assicurazioni S.p.A.. Il Gruppo è attivo inoltre nell’assicurazione auto diretta (Linear Assicurazioni), nell’assicurazione trasporti ed aviazione (Siat), nella tutela della salute (UniSalute), nella previdenza integrativa e presidia il canale della bancassicurazione (Arca Vita, Arca Assicurazioni e Incontra). Gestisce inoltre significative attività diversificate nei settori del recupero cr editi (UnipolRec), immobiliare, alberghiero (Gruppo UNA), medico-sanitario e agricolo (Tenute del Cerro). Unipol Gruppo S.p.A. è quotata alla Borsa Italiana.
The European House – Ambrosetti
The European House – Ambrosetti è un gruppo professionale di circa 200 professionisti attivo sin dal 1965 e cresciuto negli anni in modo significativo grazie al contributo di molti Partner, con numerose attività in Italia, in Europa e nel Mondo.
Il Gruppo conta cinque uffici in Italia e diversi uffici esteri, oltre ad altre partnership nel mondo. La sua forte competenza è la capacità di supportare le aziende nella gestione integrata e sinergica delle quattro dinamiche critiche dei processi di generazione di valore: Vedere, Progettare, Realizzare e Valorizzare.
Da più di 50 anni al fianco delle imprese italiane, ogni anno serviamo nella Consulenza circa 400 clienti realizzando più di 20 Studi e Scenari strategici indirizzati a Istituzioni e aziende nazionali ed europee e circa 30 Patti di Governance per altrettante famiglie imprenditoriali. A questi numeri si aggiungono circa 2.000 esperti nazionali ed internazionali che ogni anno vengono coinvolti nei 300 eventi realizzati per gli oltre 10.000 manager accompagnati nei loro percorsi di crescita.
Il Gruppo beneficia di un patrimonio inestimabile di relazioni internazionali ad altissimo livello nei vari settori di attività, compresi i responsabili delle principali istituzioni internazionali e dei singoli Paesi.
Per il quinto anno consecutivo, The European House – Ambrosetti è stata nominata primo think tank italiano privato, tra i primi 10 in Europa e nei primi 100 più apprezzati Think Tank indipendenti su 6.846 a livello globale nell’edizione 2017 del Global Go To Think Tanks Report dell’Università della Pennsylvania.
Per maggiori informazioni, www.ambrosetti.eu twitter.com/tehambrosetti