Gemelli miglior ospedale italiano, Careggi in Toscana. Il San Donato di Arezzo perde 4 posizioni
Il magazine americano Newsweek ha stilato la classifica dei 250 ospedali migliori al mondo nel 2024. Tra di loro ci sono 14 strutture italiane. Nell’analisi sono stati inclusi 2.400 ospedali di 30 Paesi.
In Toscana. Il San Donato di Arezzo, con uno score di 75.24%% si piazza al 29° posto in Italia, scivolando di quattro posizioni rispetto al 2023, quando occupava il 25° posto. Il San Donato è preceduto in Toscana dall’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, 11^ in Italia e con uno score di 78.03% e dall’Azienda ospedaliero pisana alla 27^ posizione, score di 75.37%. Dietro, il vuoto: l’Ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova al 53° posto in Italia, 55° l’Ospedale della Misericordia di Grosseto (in miglioramento di 8 posizioni), 63° l’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, 73^ l’Azienda ospedaliero universitaria di Siena (era 68^ nella precedente classifica). In generale, tra le tre principali strutture della Asl Tse, in miglioramento l’ospedale di Grosseto, perdono colpi Siena e Arezzo.
L’ospedale numero 1 in assoluto al mondo è la Mayo Clinic di Rochester in Usa. Sul podio, al secondo e terzo posto, ci sono la Cleveland Clinic (sempre negli Usa) e il Toronto General – University Health Network (in Canada). Per trovare la prima struttura italiana dobbiamo scendere al 35esimo posto: è il Policlinico Gemelli di Roma.
Tra le strutture italiane classificate come migliori non compare alcun ospedale delle regioni del Sud Italia. Al 35/mo posto il Policlinico Gemelli; al 52/mo il Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano; al 57/mo l’Irccss Ospedale San Raffaele-Gruppo San Donato; al 65/mo l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano; al 66/mo il Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna; al 103/mo l’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona; al 117/mo l’Ospedale policlinico San Matteo di Pavia; al 118/mo l’Azienda ospedaliera di Padova; al 135/mo l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; al 165/mo il Presidio ospedaliero Molinette – Aou Città della Salute e della Scienza di Torino; 187/mo l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze; al 202/mo gli Spedali Civili di Brescia; al 211/mo l’Azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea di Roma; al 215/mo l’Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Le caratteristiche prese in esame dalla classifica sono il livello delle cure, la qualità della ricerca e anche la capacità di attrazione per professionisti sanitari. Per la prima volta quest’anno, tra i parametri valutati per stilare la classifica, è stata presa in considerazione l’esistenza di indagini strutturate rivolte ai pazienti per verificare l’efficacia delle cure e la percezione di miglioramenti di qualità della vita.
La graduatoria è il frutto del lavoro svolto da Statista Inc, società leader nella ricerca di dati a livello mondiale, e dalla rivista statunitense “Newsweek”. In totale sono stati raccolti dati e informazioni che provengono da oltre 2.000 ospedali in 25 diversi Paesi di tutto il mondo. La classifica rappresenta il meglio delle strutture ospedaliere a livello internazionale, che vantano eccellenze nel campo medico, infermieristico e della tecnologia all’avanguardia, applicata alla medicina.
Per redigere la classifica gli autori si sono avvalsi di 3 tipi di fonti: il parere degli esperti (medici, direttori di ospedali e professionisti sanitari sono stati invitati a partecipare a un sondaggio internazionale online che ha coinvolto oltre 70.000 operatori); i risultati delle indagini di soddisfazione sui pazienti e i Kpi sanitari (Key performance indicators) ossia indicatori, che misurano le performance ospedaliere.