Letta a Cortona: “A disposizione del territorio, in Toscana voglia di riscatto”. Ddl Zan e vaccino “senza ambiguità” Ar24Tv

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Tra ideali e concretezza. Il sentimento e l’impegno civile. In altre parole: “Anima e cacciavite”, il libro di Enrico Letta è stato presentato ieri nel loggiato del teatro Signorelli di Cortona. Il segretario nazionale del Pd, appena candidato nel collegio che comprende non solo Siena, ma anche la Valdichiana aretina, è stato intervistato da Guido Albucci, direttore di Radio Italia 5 e di Arezzo24. L’iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento territoriale di Arezzo, con il segretario provinciale Francesco Ruscelli e dall’Unione comunale di Cortona del Pd, rappresentata dal segretario Luca Bianchi. Tanti i temi trattati, a partire dagli anni trascorsi in Francia con l’impegno a l’Ecole Universitaire Science PO, fino alla decisione del rientro in Italia,

con umiltà, richiamato dalla passione politica e dal desiderio di voler dare una mano con il passaggio di consegne ricevuto da Zingaretti, persona che stimo profondamente“.

In che senso il Pd deve essere capace di unire “anima e cacciavite”?

“Occorre passione e concretezza. Sogno un partito progressista nei valori, riformista nel metodo, radicale nei comportamenti. Un partito di prossimità, dell’intelligenza collettiva, perché penso che i problemi possiamo risolverli solo collettivamente, tutti insieme. Prenda il vaccino: normalmente occorrono cinque anni per un siero, con l’impegno di tanti, in pochi mesi gli scienziati sono riusciti a produrre il vaccino. Ecco: il Pd deve utilizzare l’orizzontalità come metodo, non dobbiamo far pensare che siano in pochi a decidere e che le assemblee non contino nulla”.

La politica come passione

“Si, basta con il carrierismo, con la politica per tutta la vita. E basta anche con la politica in “real time”, quella degli annunci social ai quali poi non seguono fatti concreti, basta con la politica delle inversioni a U”.

A chi si riferisce?

“Prenda Salvini, per mera convenienza politica, dopo aver passato tutta la vita da anti europeista, da discepolo di Donald Trump, ora sostiene il Governo Draghi. Certamente non lo sostiene per convinzione, ha solo capito che il vento è cambiato”

Quali i principali valori su cui rifondare il maggior partito progressista italiano?

“Lo dico chiaramente: non dobbiamo aver paura di fare le nostre battaglie identitarie per timore di perdita di consenso. Il Pd è un partito di popolo o non è. Dobbiamo batterci senza timore per il futuro dei giovani, i diritti sul lavoro, la riduzione delle disuguaglianze, la parità di genere”.

A proposito di lavoro: stanno esplodendo molte crisi aziendali

“Dobbiamo essere dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma, trovare gli strumenti per aiutarli. Non possiamo consentire che aziende di cui nemmeno conosciamo la proprietà e che appartengono a fondi d’investimento licenzino dalla sera alla mattina con una comunicazione inviata via e mail (si riferisce al caso della Gkn di Campi Bisenzio, ndd)”

In concreto cosa è possibile fare?

“Iniziamo utilizzando al meglio i fondi che arriveranno dall’Europa, gestiamo nel migliore dei modi le risorse destinate al PNRR. Proteggiamo i lavoratori, garantiamo un salario minimo, attiviamo politiche green per la transizione ecologica, completiamo la digitalizzazione del Paese, sosteniamo la filiera del turismo che in Toscana e anche qui a Cortona è un settore importantissimo che crea sviluppo, ricchezza e posti di lavoro”.

A che punto è il Ddl Zan?

“Abbiamo presentato alcuni emendamenti, siamo compatti, andiamo avanti”

Con chi sta dialogando, anche in questo territorio che si propone di rappresentare?

“Oltre ai rappresentanti territoriali del Pd, voglio incontrare i cittadini, i lavoratori, le imprese, l’associazionismo, i sindacati, i giovani. Mi rivolgo soprattutto a queste categorie. Il Partito Democratico ha un nome impegnativo, dobbiamo fare di tutto per esserne all’altezza”.

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