Luciano: “Tutto per Maura e per i nostri figli Giacomo, Matteo e Tommaso. Non vogliamo essere traditi”

Torniamo ancora sul calvario di Maura Corazzi, la cui vicenda sanitaria pare non trovare soluzione, o comunque stabilità e certezze. A settembre 2011, a seguito del terzo parto cesareo per far nascere Tommaso, qualcosa va storto “dopo una puntura spinale per anestesia” nell’Ospedale Santa Maria alla Gruccia di Montevarchi (Ar) e subentra un’infiammazione, probabilmente da infezione virale, che, come accertato successivamente all’ospedale Meyer di Firenze, innesca una reazione del sistema immunitario; ne segue una Polineuropatia Motoria, Sensitiva, Infiammatoria, Cronica di tipo Mielino-Assonopatico. Oggi Maura è tracheostomizzata, completamente immobile, respira con l’aiuto di un ventilatore, deve alimentarsi con PEG, comunica attraverso un puntatore oculare. Ci sono segni di miglioramento, ma il problema, a prescindere da un contenzioso che va avanti da anni, è quello di ottenere le cure di cui ha bisogno, recuperando i margini di autonomia possibili e migliorando la sua qualità di vita e quella della sua famiglia. 

È fondamentale – scrive il marito Luciano, che le è sempre accanto – che siano attivate urgentemente le cure promesse e concordate dalla Direzione della Riabilitazione con gli specialisti dell’Ospedale fiorentino di Careggi, i quali potranno recarsi in missione o prenderla in carico presso il Presidio di degenza, per sorvegliare la somministrazione delle terapie (plasmaferesi, immunoglobuline, boli di cortisone e monoclonale Rituximab).

Luciano ha scritto nuovamente per sollecitare le cure che necessitano alla moglie:

“In considerazione della mancata corrispondenza di ritorno circa la richiesta avanzata dai clinici del Valdarno (Ar) agli specialisti di Careggi (Fi), per condividere la linea d’azione sulla plasmaferesi e sulla somministrazione del monoclonale Rituximab alla paziente Maura Corazzi, riporto ancora la confermata valutazione degli immunologi interessati di indicato intervento presso la Clinica di Riabilitazione Toscana di Terranuova Bracciolini (Ar) per l’intera integrazione di terapia. E secondo quanto segnalato dagli Uffici preposti, gli specialisti immunologi possono prendersi carico della paziente Maura Corazzi presso la Riabilitazione o intervenire in missione clinica sempre presso la suddetta struttura. Ho ridato piena fiducia, valore umano essenziale, fondante, alla Clinica di Riabilitazione Toscana di Terranuova Bracciolini (Ar). Attendo riscontro alle mail, con i relativi allegati, inviate in data 8 marzo, 16, 11 e 8 febbraio, 29 gennaio 2021, 26 dicembre, 10 e 3 settembre, 30 luglio, 1 giugno, 22 maggio, 30 e 3 aprile, 2 marzo e 12 gennaio 2020”.

Luciano non si arrende, nel nome di Maura e dei tre figli:

“Sì, solo chiedevo e chiedo di non essere tradito. Non posso rinunciare ai piani proposti, alle parole date, alle promesse. Alla fiducia che, attraverso gli occhi, mi è stata chiesta, che ho dato, che ho cercato e che ho ricevuto per Maura e per me stesso. E tutto per Maura, per i figli Giacomo, Matteo e Tommaso, e in ultimo per me stesso. Per non essere più traditi”. 

Infine un pensiero di Luciano:

“Occhi e cuore sulle difficoltà altrui, prima che sulle proprie, per affrontarle e superarle tutte, insieme”.

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