Macrì, l’avvocato: “Estra non è ente in controllo pubblico”. E annuncia ricorso al Tar contro delibera Anac
Gaetano Viciconte, avvocato fiorentino esperto di diritto amministrativo e diritto penale con particolare riferimento ai reati commessi nell’esercizio di funzioni pubbliche, assiste Francesco Macrì e analizza con Arezzo 24 la delibera dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
G.A. Avvocato, avrà sicuramente un gran lavoro in queste ore…
G.V. Davvero, ma sono abituato
G.A. Da chi è partita l’iniziativa di rivolgersi all’Anac?
G.V. Nessuno lo sa, nel provvedimento non è citato e non è dato saperlo al momento
G.A. Qual’è il suo primo commento sul pronunciamento del 10 novembre scorso del Consiglio Anac?
G.V. Non lo condivido
G.A. In che senso?
G.V. Nel senso che vi sono molti passaggi che dovranno essere sottoposti alla valutazione del giudice amministrativo
G.A. Quindi la prossima mossa sarà il ricorso al Tar con richiesta di sospensiva degli effetti della delibera Anac
G.V. Certamente, senza se e senza ma
G.A. Quali sono le criticità che ha riscontrato nel provvedimento?
G.V. In particolare quando si parla di inconferibilità della seconda e terza nomina avvenute rispettivamente in data 31 luglio 2017 e in data 15 luglio 2017, applicando ad Estra la disciplina degli enti pubblici
G.A. In effetti Anac definisce Estra spa come “ente di diritto privato in controllo pubblico“. Lei non ritiene corretta questa attribuzione?
G.V. Assolutamente no
G.A. E quindi a quale fattispecie giuridica è a suo avviso riconducibile Estra?
G.V. Estra non è un ente in controllo pubblico, perché non svolge funzioni amministrative né produce beni e servizi a favore delle pubbliche amministrazioni, ma è un soggetto che opera nel mercato libero
G.A. Ha riscontrato altri elementi di criticità?
G.V. Altri passaggi critici: non è comprensibile perché sulla nomina del 2020 si debba applicare il cosiddetto periodo di raffreddamento di due anni, non considerando che Macrì non è più consigliere comunale dal 2016
G.A. Complesso, in punta di diritto
G.V. E’ senza dubbio un provvedimento amministrativo di un’autorità amministrativa autorevole, ma in ogni caso è prevista la possibilità di impugnazione sia davanti al Tar che al Consiglio di Stato. Cosa che faremo, insieme alla richiesta di sospensiva
G.A. Conseguenze dirette della delibera Anac sul processo Coingas che riprenderà il 30 novembre?
G.V. Non direi, si tratta di due percorsi completamente diversi.