Mostro di Firenze, l’ultimo testimone: “Io l’ho conosciuto” Ar24Tv

E quando per il tempo trascorso fu chiara l’idea che mai sarebbe arrivato a conclusione, decise di proseguire in solitario la ricerca, convinto di arrivare a dimostrare che quanto portato a conoscenza non era affatto sbagliato. Scrive tutto in un libro, “Il silenzio dei morti viventi”, presentato sabato scorso nella Sala di Lettura della Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca, Palazzo Casali, Cortona, con l’intervento del criminologo Luca Grisolini. Nella pubblicazione, Vinagli, che ha scelto lo pseudonimo “Vinavin” per firmarsi, ripercorre fatti vissuti direttamente, fornendo soluzioni alle tante domande rimaste nel tempo senza risposta. L’autore racconta anche l’incontro avuto con il soggetto in questione, oltre a fornire una frase che, anagrammata, porta al nome e cognome di colui che Vinagli ritiene essere l’artefice di una serie di sette duplici omicidi avvenuti fra il 1974 e il 1985 nella provincia di Firenze, collegati a un ottavo delitto di attribuzione incerta, commesso nel 1968.

Si ringrazia Francesco Cappelletti per la documentazione video dell’incontro

Articoli correlati