Pandemia, i veri numeri di 19 mesi di guerra al virus: quasi 48 mila contagiati, oltre mille morti Video
Una sintesi che non lascia spazio a dubbi: lo stress cui è tato sottoposto il sistema sanitario in questi mesi è senza precedenti nella storia. Basta leggere i dati aggregati di un report con i numeri della pandemia riguardanti Arezzo, Siena e Grosseto, quindi la Toscana Sud Est, diffuso in occasione dell’assegnazione del Premio Esculapio, organizzato da Fraternita dei Laici e Tecla Onlus nella tenuta di Mugliano di Arezzo. Da febbraio 2020 a luglio 2021, le persone positive accertate sono state 47.328. In pratica uno su 18, degli oltre 831 mila abitanti complessivi delle tre province, si è ammalato di coronavirus. Ricoverati in bolla covid sono finite 2.974 pazienti, mentre i decessi sono stati 1.053. Una delle maggiori preoccupazioni, fin dall’inizio della pandemia, sono state le residenze per anziani, particolarmente colpite anche alle nostre latitudini, nonostante l’isolamento e il divieto d’ingresso a visitatori esterni cui sono state sottoposte a più riprese: nelle Rsa gli ospiti positivi sono stati complessivamente 793, tanto che in alcuni casi è dovuta intervenire la gestione straordinaria e diretta della Asl Tse. Un esercito, gli operatori impegnati nelle aree covid: ben 3.164, con un’operatività incessante e turni spesso massacranti. E la malattia non li ha risparmiati, se è vero che ben 810 operatori sono stati contagiati dal virus. Un altro universo che ha pagato in maniera pesante la diffusione della pandemia, è stato il sistema scolastico, che conta in 19 mesi 4.035 positivi tra studenti, insegnanti e collaboratori scolastici. Fin dall’inizio della pandemia la risposta della Asl Tse è stata decisa, perseguendo logiche di tracciamento, presa in carico, tamponi e test: 62.131 le persone prese in carico dalle Usca. “Un lavoro enorme, che garantisce non solo la salute dei pazienti, ma anche il normale funzionamento dei presidi ospedalieri“, ebbe a dichiarare lo stesso dg della Sud Est Antonio D’Urso. Visite a domicilio scandite dall’orologio, decine di chilometri macinati ogni giorno per raggiungere tutti i pazienti a casa, tenendo bene in mente che a volte basta la giusta dose di umanità per attenuare la preoccupazione di chi è stato contagiato dal virus. I team USCA della USL TSE sono diventati un elemento centrale nella battaglia alla pandemia. Nella Toscana Sud Est sono 150 medici e 90 infermieri, i professionisti impegnati in quella che è la primissima linea nella lotta al virus: le Usca, (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) contano 43 team (17 ad Arezzo, 13 a Siena e 13 a Grosseto); sono chiamate alla sorveglianza dei positivi in isolamento domiciliare (ad oggi nella USL TSE sono 4869), monitorano le loro condizioni, li assistono e, se necessario, ne dispongono il ricovero in ospedale. Ma torniamo ai numeri del nostro report: 118.749 le persone tracciate dai circa 350 operatori del “contact tracing”. 564.124 tamponi molecolari e 104.018 tamponi rapidi analizzati, oltre a 141.947 test sierologici effettuati. Mentre era in corso la battaglia contro il covid, venivano garantiti i servizi in ospedale e sul territorio, quella che in sostanza è l’ordinarietà della sanità: 1.391.558 visite ambulatoriali, 58.325 interventi chirurgici, 848.747 tac e risonanze magnetiche. Gli accessi ai pronto soccorso cui hanno dovuto far fronte i sanitari dell’emergenza urgenza sono stati 343.247 nel periodo, con 85.749 ricoveri in ospedale. l numero dei guariti è di 44.712, il totale dei vaccinati arriva a 812.442.