Ponte Morandi: Stella, Carlos e tutti gli altri aspettano giustizia dopo 170 udienze
Sei anni fa, il 14 agosto 2018, il crollo del ponte Morandi a Genova segnò una delle più gravi tragedie infrastrutturali in Italia, causando la morte di 43 persone. Tra le vittime vi erano anche Stella Boccia, 23 anni di Viciomaggio, e il suo fidanzato Carlos Jesus Erazo Trujillo, 26enne residente a Capolona. I due stavano rientrando da una vacanza quando la loro auto precipitò dal viadotto.
Oggi, in occasione dell’anniversario, sono state celebrate cerimonie commemorative a Genova, dove familiari e cittadini hanno ricordato le vittime con una serie di eventi, tra cui un minuto di silenzio.
Il processo legato al disastro, iniziato nel luglio 2022, vede imputate 58 persone, tra cui ex dirigenti, dirigenti, funzionari e tecnici di Autostrade per l’Italia, ministero delle Infrastrutture e Spea, la società responsabile delle manutenzioni e delle ispezioni.. Le accuse principali riguardano l’omissione di manutenzione e il risparmio su interventi cruciali, nonostante fosse noto il rischio di crollo. Società che, insieme con Autostrade, è uscita dal processo con un patteggiamento di quasi 30 milioni, mentre il procedimento continua per i singoli manager e funzionari.
Le accuse sono omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. I reati di falso ideologico, relativi anche a documenti informatici sono prescritti a giugno 2024, e prescritti sono anche i reati di rifiuto in atti di ufficio. Ad oggi 13 imputati hanno preannunciato la volontà di rendere dichiarazioni spontanee.
Ad oggi sono state celebrate 170 udienze, ultima quella del 16 luglio scorso, sono state ascoltate complessivamente 324 persone e le udienze sono state trascritte su oltre 16.000 pagine. Il processo riprenderà l’11 settembre, occasione in cui si procederà con esame, controesame e riesame di altri 11 consulenti tecnici delle difese.
Le famiglie delle vittime, tra cui quella di Stella e Carlos, continuano a chiedere giustizia, mentre il processo avanza con la speranza di una conclusione entro il prossimo anno.