Qualità della vita, Arezzo sale. Bene Affari e lavoro, ma in aumento problemi di sicurezza

Emilia e Toscana in testa

Le due città metropolitane fanno brillare l’Emilia e la Toscana, che rafforzano in generale le proprie performance in chiave positiva rispetto alla classifica 2021. Tra le prime dieci entra anche Parma al 9° posto, con Reggio Emilia a breve distanza al 13°. E in cima alla classifica ci sono anche altre tre province toscane: Siena insegue Firenze e arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa è decima (+12 posizioni). A premiarle sono soprattutto i piazzamenti nelle categorie «Cultura e tempo libero», dove vince Firenze e Siena è quarta e «Ambiente e servizi», dove vince Pisa e Firenze è sesta. Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione. 

La Toscana

La Toscana resta ancora un’isola felice, nonostante la crisi che morde, il caro-energia e l’inflazione. Nella classifica generale, la Toscana conquista il podio: prima Bologna, seguita da Bolzano e Firenze. Un ritorno ai vertici per il capoluogo toscano, che rispetto al 2021 scala otto posizioni, ben 24 rispetto al 2020. A ruota Siena al quarto posto, + 11 posizioni, al decimo posto Pisa che guadagna 12 posti. Un bel salto e arrivano Arezzo al 37° posto (+4), Prato al 45°, Lucca al 47°, Livorno al 52°, Grosseto è 57^, Massa Carrara 60^, Pistoia 64^.

La Toscana domina per ambiente e servizi

Ambiente e servizi: al vertice c’è Pisa, segue a ruota Siena, sesta Firenze e nona Grosseto. Entrando nel dettaglio dei singoli indicatori, guardando alla digitalizzazione degli enti locali, Firenze spicca su tutte. Siena e Firenze si distaccano dalle altre realtà toscane per i servizi dedicati ai bambini, quindi asili nidi, aree giochi, pediatri e scuole accessibili. Il capoluogo è primo anche per cultura e tempo libero.  Lucca è prima per la presenza di isole pedonali rispetto alla popolazione residente.

Arezzo 

Arezzo, con un punteggio complessivo di 532,69, pur lontana dal vertice, guadagna 4 posti rispetto ad un anno fa, quando occupava la 41^ posizione. Il 37° posto è frutto della somma di vari indicatori: bene Affari e lavoro (22^ posizione, +8), Demografia e società (38°, +5), Cultura e tempo libero (47°, +3). Meno bene su parametri come Ricchezza e consumi (56^ posizione, indietro di 7), Giustizia e Sicurezza (32°, -5) e Ambiente e Servizi (51°, -6). In particolare, alla voce Affari e lavoro, si evidenzia un aumento del 40,2% rispetto alla precedente indagine, dato in particolare dalle start up innovative. Sul fronte Giustizia e sicurezza, l’analisi si fa interessante in merito agli episodi di criminalità, che vedono nell’aretino l’aumento di truffe e frodi informatiche, furti in esercizi commerciali, spaccio di stupefacenti e furti con destrezza. Alla voce Ambiente e servizi, di rilievo l’incremento di piste ciclabili, su cultura e tempo libero incidono la diminuzione delle librerie e l’indice di sportività in lieve incremento. In termini assoluti, Arezzo è prima in classifica sulla quota di export sul Pil, il rapporto % tra esportazioni di beni verso l’estero e valore aggiunto (Prometeia, 2022), 93° in classifica invece, su 107 province, per quanto riguarda la partecipazione alla formazione continua. 

Novanta indicatori in sei gruppi

Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990::

  1. ricchezza e consumi;
  2. affari e lavoro;
  3. ambiente e servizi;
  4. demografia, società e salute;
  5. giustizia e sicurezza;
  6. cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.

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