Qualità della vita, la provincia di Arezzo scivola. Bene ambiente, lavoro, reddito. Sicurezza sociale, non ci siamo

La 25a edizione della ricerca, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma la frattura fra province del Centro-Nord e Sud e Isole.

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Arezzo

La provincia di Arezzo perde ben 11 posizioni rispetto alla rilevazione precedente, passando dalla 38^ posizione alla 49^, da area gialla (buona) ad area verde (accettabile). Bene l’indicatore “Affari e lavoro”, dove nel 2022 occupava la 35^ posizione, ora la 26^, con una risalita di ben 9 posti e un tasso di occupazione maschile e femminile tra i più elevati nel Paese. Bene l’ambiente (dalla 70^ alla 56^ posizione), arretriamo in tema di reati e sicurezza dalla 36^ alla 40^ posizione. Forte arretramento alla voce sicurezza sociale, indicatore che segnala il tasso di inattività registrato tra i 25 e i 34 anni: qui Arezzo scivola dalla 26^ alla 77^ posizione. Istruzione e formazione: dalla 38^ posizione del 2022 all’attuale 35^. Praticamente invariato, per Arezzo, il capitolo “sistema salute”, dalla 28^ alla 29^. Nel tempo libero a livello nazionale primeggia la vicina Siena, mentre Arezzo è 21^. Stando alla classifica, la provincia migliora il proprio status economico: alla voce “reddito e ricchezza” passiamo dalla 52^ posizione alla 44^. 

Toscana

Su 107 province esaminate, Firenze si è posizionata al quinto posto nella classifica annuale, mentre Bolzano, seguita da Milano e Bologna, ha guadagnato il podio. Nella classifica finale Siena è 11esima, Prato 29esima, Pisa 45esima, Arezzo 49esima, Lucca 51esima, Livorno 53esima, Pistoia 54esima, Grosseto 56esima, Massa Carrara 62esima. Nelle prime quaranta posizioni ce ne sono solo tre appartenenti al territorio regionale. L’anno scorso erano quattro, con due nei primi dieci posti. A guidare la classifica è Firenze, quinta (era quarta nel 2022), poi Siena, undicesima (sesta) e Prato, 29 esima, che fa un balzo in avanti di 31 posizioni. Salto indietro per Pisa, 45 esima (diciannovesima un anno fa), e Arezzo, 49ima, (era 38 esima). Scendono anche Lucca, 51ima, (41 esima), e Livorno 53 esima (45 esima). Perde una posizione Grosseto, ora 56 esima, mentre Massa-Carrara scivola al 62° posto (era 48 esima).

Italia

Bolzano, seguita da Milano e Bologna, guadagna il podio della classifica annuale nell’Indagine sulla qualità della vita del 2023 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione. In fondo alla classifica, come nel 2022, c’è Crotone (107a), insieme alle province siciliane Messina e Caltanissetta (105a e 106a). Inoltre, la ricerca conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità. Lo studio si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza, in 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.

Frattura tra province del Centro-Nord e Sud e Isole

Province e città metropolitane del Centro-Nord sono protagoniste indiscusse della ripresa. Di riflesso, si fa più netta la separazione rispetto alle aree meno sviluppate quali Mezzogiorno e Isole, dove crescono aree di disagio sociale e personale. Quest’anno la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 su 107 province. Tradotto in termini di popolazione, significa che 21 milioni 909mila residenti (pari al 37,2% della popolazione italiana) vivono in territori caratterizzati da una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 21 milioni 789mila della passata edizione, pari al 36,9% della popolazione, registrando quindi un lieve arretramento rispetto al 2022.

Affari e lavoro

Bolzano e Bologna si piazzano, come lo scorso anno, rispettivamente al primo e al secondo posto, a seguire Cuneo, Trento e Belluno. A chiudere la classifica Crotone. 

Ambiente

Bolzano apre la classifica della qualità ambientale, seguita da Padova, Mantova e Milano. In coda Catania.

Reati e sicurezza

Ascoli Piceno è al primo posto nella dimensione relativa a reati e sicurezza. Seguono, nell’ordine, Pordenone, Frosinone e Benevento. L’indagine conferma la permanenza nelle posizioni di coda dei grandi centri urbani. Milano chiude la classifica in ultima posizione

Sicurezza sociale 

Il Nord-Est si attesta nelle posizioni di vertice. La provincia che quest’anno apre la classifica è Prato, seguita da Bolzano, Vicenza, Cuneo e Savona. La provincia in coda è Messina. 

Istruzione e formazione

Bologna si classifica in prima posizione nelle dimensioni dell’istruzione e della formazione. A seguire altre due province del Nord-Est, Trieste e Trento, e Firenze in rappresentanza dell’Italia centrale. La provincia in ultima posizione è Crotone. 

Popolazione

Bolzano si conferma al primo posto nella graduatoria della popolazione, risultato che si ripete da nove anni. Nelle 27 posizioni di coda si registra una significativa presenza di province del Nord-Ovest e dell’Italia meridionale e insulare. Chiude la classifica Oristano. 

Sistema salute

Isernia apre la graduatoria del Sistema salute, per distribuzione territoriale dei servizi, precedendo Terni, giunta prima nella passata edizione. A seguire Ancona, Catanzaro e L’Aquila. Chiude la classifica Gorizia.

Tempo libero e turismo

Siena si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo. Seguono Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola. Come negli anni passati, all’ultimo posto figura Crotone.

Reddito e ricchezza 

Milano conferma il primo piazzamento già ottenuto nelle ultime tre edizioni. A seguire Trieste, Bologna, Aosta e Monza-Brianza. Chiude la classifica, come nelle quattro passate edizioni, la provincia di Crotone. 

Per Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications: “L’Indagine ItaliaOggi-Ital Communications, coordinata dall’Università Sapienza di Roma, rappresenta uno dei più completi e analitici studi sulla qualità della vita degli italiani pubblicati nel nostro Paese. La collaborazione alla 25esima edizione conferma la volontà di Ital Communications di fornire all’opinione pubblica, alle Istituzioni e ai media italiani, uno scenario completo per orientarsi in modo più efficace nelle azioni da intraprendere, in un momento in cui pensiamo sia di fondamentale importanza rimanere al fianco dei cittadini e delle imprese”. 

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