Tito Ghezzi: “Le Mirage non morirà mai. Grazie a tutti per questi anni meravigliosi” Ar24Tv

https://www.youtube.com/watch?v=hPvF-orf0ig

Travolto dall’emozione di un annuncio che era nell’aria da tempo, lo storico direttore de Le Mirage, Tito Ghezzi, che accetta di tuffarsi nei ricordi di quelli che definisce “anni meravigliosi ed irripetibili“.

G.A. Tito, un tuffo al cuore

Tito Ghezzi: E’ stato emozionante fare quel video (si riferisce all’annuncio via social direttamente dal locale, ndr), non era facile per me. Ha scatenato tante reazioni, in me e in tanti. Oggi è una giornata emozionante, ho svuotato Le Mirage, togliendo le attrezzature e ho ritrovato tanti oggetti e tanti ricordi. Già questo è stato un dolore. Poi l’annuncio che ho dato, quindi oggi è una giornata in cui le emozioni si susseguono.

G.A. Lo definisci un luogo del cuore, riferimento per generazioni di giovani negli anni ’80, ’90 e 2000

Tito Ghezzi: Proprio così, lì sono successe tante cose, ho tanti ricordi bellissimi, serate memorabili. Una delle cose belle de Le Mirage era l’organizzazione delle serate, alimentate dall’entusiasmo degli amici. Facevamo serate in costume, noleggiavamo tutto e facevamo la distribuzione ai nostri clienti, uno ad uno. Questa preparazione oggi manca.

G.A. E poi i super ospiti: negli anni Le Mirage ha accolto vip, personaggi del jet set, i migliori Djs italiani ed internazionali

Tito Ghezzi: Tutti i migliori, con molti di loro, a partire da Coccoluto (scomparso tempo addietro, ndr), Albertino di Radio Dee Jay e tanti altri, ho mantenuto un rapporto di amicizia. Venivano tutti volentieri: territorio fantastico, locale bello.  

G.A. Un locale curatissimo

Tito Ghezzi: Bellissimo. Con uno dei soci, l’architetto Leonardi, durante l’estate andavamo in giro a vedere cose stimolanti e innovazioni, ogni stagione inserivamo elementi di novità

G.A. Con la grande soddisfazione, ad un certo di punto di avere asfaltato le discoteche della Riviera: Le Mirage diventa il miglior locale d’Italia

Tito Ghezzi: Quella è stata una grande soddisfazione, la ricordo volentieri. Ero candidato come art director e arrivai secondo dietro al direttore del Pineta, ma il nostro locale vinse, fu una soddisfazione immensa. Per noi la Riviera romagnola era fonte di grande ispirazione, essere arrivati prima di loro, beh, ce ne siamo fregiati alla grande.

G.A. Com’è cambiato negli anni il mondo dell’intrattenimento, qual è stato il punto di svolta?

Tito Ghezzi: E’ una questione di comunicazione. Le nostre P.R. consistevano in contatti diretti col clienti, passavo giornate in giro a parlare con la gente, inviavamo inviti a casa, spedivamo gli auguri di Natale e compleanno. Oggi è tutto diverso. Quella che era l’attesa della serata, ora non c’è più, è tutto più veloce e immediato. La nostra costruzione delle serate era qualcosa di unico e straordinario.

G.A. Progetti futuri?

Tito Ghezzi: Ho cominciato ad affittare gli altri locali, consolidando la nostra organizzazione e il nostro mercato.

G.A. Il brand Le Mirage continuerà a vivere, in qualche modo

Tito Ghezzi: Le Mirage non morirà mai. Grazie a tutti per questi anni meravigliosi.

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