Bper terza banca in provincia di Arezzo, ma mancano filiali in Valdichiana e Valdarno
Anche la nostra provincia venne interessata – e pesantemente – da tale operazione, con diciotto punti operativi UBI (sedici filiali e due minisportelli, tutti ex BancaEtruria) che passarono a BPER il 22 febbraio scorso e che si aggiunsero all’unica filiale BPER (ex Unipol) già esistente in Viale Mecenate.
In città, passò sotto BPER la grande filiale di Corso Italia, quella che era stata la Sede di BancaEtruria, assieme alle agenzie di: Via Romana, Via Edison/Zona Industriale, Ospedale S. Donato e Via Da Caravaggio/Zona Giotto. Sempre nel Comune, Ponte alla Chiassa e Indicatore seguirono la stessa sorte, mentre nella provincia, diventarono BPER quasi tutte le filiali UBI del Casentino, Castiglion Fibocchi, Anghiari e Sansepolcro. Oltre alle filiali, anche alcuni importanti uffici cambiarono proprietà.
Per numero di filiali, BPER è così diventata la terza banca in provincia, dopo Intesa e MPS, con circa 130 dipendenti e 30/35mila clienti.
Insomma, è stata un’operazione industriale molto importante, anche per la nostra zona, sia dal punto di vista prettamente economico che da quello simbolico.
Grazie ai movimenti nella nostra provincia, in Toscana BPER è passata da 30 sportelli a quasi 50.
Oggi, la nostra provincia ha almeno due primati regionali in BPER: ha la filiale più grande, con la sede di Corso Italia, e ha la maggiore concentrazione di filiali per provincia (quasi il 40% delle filiali toscane BPER, sono in provincia di Arezzo).
“Per questo – commenta Fabio Faltoni, responsabile provinciale della FABI, Federazione Autonoma Bancari Italiani, il primo sindacato in Italia nel settore bancario – e dopo più di mezzo anno dal passaggio delle filiali, è giusto pretendere dalla banca di Modena un ulteriore salto di qualità anche dalle nostre parti, in termini di presenza nel territorio e di nuove assunzioni. Ci sono due importanti vallate che sono pressoché scoperte da filiali BPER: la Valdichiana e il Valdarno (c’è solo Castiglion Fibocchi), dato che Banca Intesa si tenne per sé le agenzie UBI. Sarebbe opportuno che la banca – già ben inserita nel contesto aretino – completasse la sua già importante presenza, anche in queste due grandi porzioni di territorio, con comuni grandi e con economie dei territori da supportare al meglio; ad esempio, i due comuni più importanti della provincia, dopo il capoluogo, e cioè Cortona e Montevarchi, non hanno filiali BER e così le altre cittadine delle due vallate. Una mancanza che andrebbe colmata E’ poi opportuna una campagna di assunzioni riservate al nostro territorio, assunzioni stabili, non solo a compensazione dei prepensionamenti, ma anche per nuovi progetti. Giovani che potrebbero affiancarsi al già molto preparato e professionale personale delle filiali e degli uffici. Infine, sarebbe opportuno che la banca valutasse l’incremento di uffici direzionali nella nostra città. La FABI – il primo sindacato nel settore bancario – è sempre pronta a collaborare in maniera virtuosa con la proprietà della banca, per il bene dei lavoratori, dei clienti e delle economie dei territori“.