Effetto virus sulle imprese: mai così male da 10 anni. Chiusure in tutta la provincia di Arezzo
Nei primi tre mesi del 2020 nel territorio della provincia di Arezzo si è registrato un saldo negativo fra iscrizioni e cessazioni di 230 imprese. Il saldo è particolarmente critico, uno dei peggiori degli ultimi dieci anni e rispetto al 2019 (-202 imprese) si ha un peggioramento di 18 imprese.
In netto calo sia le iscrizioni (-16,5%) che, in misura minore, le cessazioni (-9,5%). Tra gennaio e marzo si registrano 561 nuove aperture, a fronte di 672 dello stesso trimestre dell’anno precedente, e 791 chiusure contro le 874 del 2019.
“Il bilancio della nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo – evidenzia l’Avv. Marco Randellini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo -Siena– è condizionato, come normalmente accade per ogni trimestre di inizio anno, dalle abituali chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente alle quali però , per questo 2020, si vanno ad aggiungere gli effetti delle restrizioni seguite all’emergenza Covid-19 e dello stato di eccezionalità in cui l’economia reale si sta muovendo in questo periodo. Se ci concentriamo sul mese di marzo siamo in grado di cogliere le prime ripercussioni prodotte dall’emergenza sanitaria: vediamo infatti che, più che condizionare il dato le chiusure aziendali, che anzi diminuiscono, sembra esserci stato un effetto scoraggiamento per quanto riguarda le nuove iscrizioni (65 in meno rispetto al marzo 2019). Coloro che avevano programmato nei mesi scorsi l’avvio di una attività imprenditoriale si sono fermati a causa dell’emergenza coronavirus e delle incognite sulle future prospettive del nostro sistema economico. Pur nella sua provvisorietà appare invece positivo il dato che vede un aumento del numero degli addetti, che superano le 120.000 unità, soprattutto nel manifatturiero ed in particolare nel settore della gioielleria ed oreficeria. L’auspicio è che, grazie anche ai vari interventi a sostegno della liquidità aziendale e di supporto alle PMI, il sistema imprenditoriale possa recuperare, il più rapidamente possibile, i livelli di operatività e di fatturato pre Covid-19 e mantenere i livelli occupazionali raggiunti.”
I numeri del disastro, comune per comune {rwattachments}