Graziella torna dalla Istanbul Jewerly Show con un bilancio positivo

AREZZO – I gioielli di Graziella in vetrina alla Istanbul Jewerly Show. L’azienda aretina ha esposto le ultime novità di processo e prodotto all’importante fiera turca che, giunta alla cinquantacinquesima edizione, è tornata a configurarsi come uno snodo strategico tra mercati europei, asiatici e africani, fornendo un’occasione per condividere i più recenti sviluppi del settore orafo-gioielliero e per dare nuova linfa alle esportazioni. Il bilancio complessivo dell’evento tracciato da Graziella è positivo perché, nonostante l’instabilità del contesto geopolitico e economico con il prezzo dell’oro ai massimi storici, il comparto ha confermato il momento di dinamismo testimoniato anche dall’avvio di rapporti commerciali con operatori di nuovi Paesi quali Kazakhstan e Uzbekistan.

Istanbul ricopre un’importanza centrale per l’azienda che, già nel 2016, aveva investito nella metropoli del Bosforo con l’inaugurazione di un megastore monomarca. La fiera ha dunque rappresentato un appuntamento particolarmente atteso che ha rinnovato l’occasione per presentare le collezioni del progetto “Graziella Air” che sono state realizzate con un’innovativa tecnologia brevettata per creare i gioielli in oro più leggeri al mondo. Maggiori volumi e minor peso, più bassi costi e elevati standard in termini di prestigio, eleganza e valore: la nuova linea, già esposta a VicenzaOro, è stata arricchita con ulteriori modelli che comprendono anche alcuni dei “classici” maggiormente identitari di Graziella e che hanno registrato attenzioni e apprezzamenti da parte di numerosi buyers. «Chiudiamo la Istanbul Jewerly Show con buoni risultati – ribadisce l’amministratore delegato Giacomo Gori, – con il nostro stand che è stato visitato da tanti buyers provenienti dal mercato locale turco, da Arabia Saudita, Bahrein e Nord Africa, ma anche da stati nuovi come Kazakhstan e Uzbekistan. La rivoluzionaria proposta di “Graziella Air” è stata ben recepita in termini di interesse e ordini anche da mercati inediti che ora dovremo approfondire per valutare ulteriori progetti di sviluppo commerciale».

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