“Il buono che meriti”, voucher fino a 300 euro per dipendenti di commercio e servizi in cassa integrazione tra 2020 e 2021
“Il Buono che meriti. Diamo valore al tuo lavoro” è il titolo di questa operazione, che abbiamo presentato ufficialmente a Firenze nei giorni scorsi e che in provincia di Arezzo dovrebbe interessare oltre 1.200 lavoratori – spiega Catiuscia Fei, vicedirettrice di Confcommercio Arezzo e consigliera di E.Bi.T.Tosc – La nostra volontà è dare un po’ di slancio ai consumi in previsione delle festività natalizie portando un doppio beneficio: ai lavoratori che sono stati in CIG, ma anche ai negozi del circuito dove potranno essere spesi i voucher. Indicativo, in questo senso, è il logo che abbiamo scelto: due mani che si stringono di fronte ad una busta della spesa. Perché anche i consumi possono diventare solidali”.
La Confcommercio aretina è al lavoro in questi giorni per completare il circuito di attività commerciali dove i lavoratori potranno spendere i loro buoni. “L’adesione è completamente gratuita, basta contattare i nostri uffici e dichiarare la propria disponibilità. – spiega Catiuscia Fei. L’elenco dei negozi, consultabile online sul sito www.ebittosc.it, è suddiviso per categoria merceologica, in modo da rendere più semplice la selezione ai possessori di voucher. L’esercente non dovrà fare altro che scansionare il voucher presentato dal cliente, in formato digitale o cartaceo, tramite l’App “Buoni Spesa”, disponibile per sistemi iOS e Android. Entro il mese successivo all’acquisto, E.Bi.T.Tosc. bonificherà all’impresa il valore dei buoni accettati. “In più – aggiunge – abbiamo pensato di premiare le aziende associate che vorranno aderire con una consulenza gratuita personalizzata e la possibilità di partecipare gratuitamente ad uno dei tanti corsi di formazione organizzati con i fondi di E.Bi.T.Tosc., da scegliere fra quelli in catalogo”.
I lavoratori che vogliono usufruire del voucher, invece, devono rivolgersi alle Articolazioni Territoriali e agli Sportelli Territoriali di E.Bi.T.Tosc della provincia di Arezzo (i contatti sono presenti sul sito www.ebittosc.it). I voucher, di importo variabile dai 50 ai 300 euro massimi a seconda del tempo di sospensione dal lavoro, saranno assegnati fino ad esaurimento delle risorse disponibili (un milione di euro) secondo tre fasce: lavoratori interessati da ammortizzatori sociali tra il 2020/2021 fino a 12 settimane (fascia 1), da 13 a 22 settimane (fascia 2) e oltre 23 settimane (fascia 3).
“Il Buono che meriti è la prima iniziativa di questo genere in Italia – conclude il presidente di E.Bi.T.Tosc. Marco Conficconi – la nuova presidenza vuole dare una spinta ai numerosi servizi che l’ente ha intenzione di mettere a disposizione di lavoratori e datori di lavoro. Il nostro è un piccolo contributo aggiuntivo che, lo sappiamo bene, non può recuperare quanto perduto, ma almeno è un segnale concreto e tangibile di vicinanza da parte di un ente che ha nelle sue finalità lo sviluppo del settore terziario, distribuzione e servizi”.
Chi ha diritto ai voucher
Fascia 1: lavoratori interessati da ammortizzatori sociali tra il 2020/2021 fino a 12
settimane:
- Bonus di € 100: sospensione del lavoro > 30% delle ore contrattuali previste → 1 buono da € 50, 1 buono da € 20 e 3 buoni da € 10.
- Bonus di € 50: sospensione del lavoro < 30% delle ore contrattuali previste → 1 buono da € 20 e 3 buoni da € 10.
Fascia 2: lavoratori interessati da ammortizzatori sociali tra il 2020/2021 da 13 a 22 settimane:
- Bonus di € 200: sospensione del lavoro > 30% delle ore contrattuali previste → 2 buoni da € 50, 2 buoni da € 20 e 6 buoni da € 10.
- Bonus di € 100: sospensione del lavoro < 30% delle ore contrattuali previste → 1 buono da € 50, 1 buono da € 20 e 3 buoni da € 10.
Fascia 3: lavoratori interessati da ammortizzatori sociali tra il 2020/2021 oltre 23 settimane:
- Bonus di € 300: sospensione del lavoro > 30% delle ore contrattuali previste → 4 buoni da € 50, 5 buoni da € 20.
- Bonus di € 150: sospensione del lavoro < 30% delle ore contrattuali previste → 2 buoni da € 50, 1 buono da € 20, 3 buoni da € 10.
Come ottenere i voucher
- Basta rivolgersi alle Articolazioni Territoriali e agli Sportelli Territoriali di E.Bi.T.Tosc della propria provincia (l’elenco è presente sul sito ebittosc.it).
- I voucher saranno assegnati fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
- Il plafond totale messo a disposizione da E.Bi.T.Tosc. per l’operazione “Il Buono che meriti” è pari a 1.000.000 di euro.
Dove spendere i voucher
L’elenco (in continuo aggiornamento) delle attività commerciali dove è possibile utilizzare i voucher, suddivise per provincia e per categoria merceologica, sarà presto disponibile sul sito www.ebittosc.it.
Come aderire al circuito di negozi convenzionati
Possono entrare a far parte del circuito di attività disponibili ad accettare i voucher, tutte le aziende toscane aderenti ad E.Bi.T.Tosc. (quelle non ancora iscritte possono contattare l’Articolazione territoriale più vicina dell’Ente per capire come fare).
L’adesione è gratuita. Per attivare la convenzione basta contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.
Il nome dell’attività sarà promosso presso i lavoratori che riceveranno il buono. Al momento in cui un cliente mostrerà il buono, in formato digitale o cartaceo, l’esercente non dovrà fare altro che scansionarlo con l’App “Buoni Spesa” (disponibile per sistemi iOS e Android) caricata sullo smartphone. Entro il mese successivo all’acquisto, E.Bi.T.Tosc. bonificherà all’impresa il valore dei buoni che avrà accettato.
Per premiarle dell’adesione all’iniziativa, Confcommercio riconosce alle aziende associate una consulenza gratuita personalizzata e la possibilità di partecipare gratuitamente ad uno dei tanti corsi di formazione organizzati con i fondi di E.Bi.T.Tosc., da scegliere fra quelli in catalogo.
Chi è e cosa fa l’Ente Bilaterale del Terziario Toscano
L’Ente Bilaterale del Terziario Toscano è un organo unitario e paritetico costituito da Confcommercio-Imprese per l’Italia della Toscana e dalle Organizzazioni Sindacali regionali dei lavoratori Filcams CGIL, Fisascat CISL e UilTuCS, in base a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. L’ente non persegue scopi di lucro e ha come finalità lo sviluppo del settore terziario, distribuzione e servizi e delle competenze dei lavoratori addetti. Altro su www.ebittosc.it