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venerdì | 21-02-2025

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Intesa San Paolo, Opa su Ubi Banca, Macrì: “Per Arezzo non c’è tregua, combattere è un destino”

Sull’offerta, interviene Francesco Macrì, presidente Estra e vicepresidente Utilitalia:

“La finanza funziona, l’economia no. Intesa San Paolo ha avviato un’operazione destinata a trasformare sensibilmente il sistema bancario italiano e quindi anche l’economia del nostro paese e della nostra provincia. Oggi abbiamo registrato l’offerta, da 4,9 miliardi di euro di Intesa San Paolo su Ubi Banca. Un’offerta pubblica di scambio volontario sul totale delle azioni che è stata qualificata come non ostile, ma che non era stata nemmeno concordata. Un’offerta che, comunque, risponde ad una logica della concentrazione del sistema bancario e che potrebbe privare la nostra realtà territoriale di un punto di riferimento preciso e vicino con il quale, dopo le note vicende bancarie, il sistema economico locale tentava di ricostruire nuovi e positivi rapporti di collaborazione. In attesa di conoscere i dettagli dell’operazione e la valutazione ufficiale di Ubi Banca, non posso che valutare con estrema preoccupazione i riflessi negativi che questa operazione potrebbe avere sull’economia locale e sull’occupazione. Il gigantismo mal si addice al nostro modello economico. Arezzo ha perduto la storica banca del territorio, ha poi lavorato per riaprire un serio dialogo con Ubi e adesso si rischia il “punto e accapo.” Il tentativo in atto è quello di mettere insieme la prima e la quarta banca italiana: è evidente che i temi dello sviluppo del territorio, delle piccole e medie imprese, dell’artigianato, della tutela dell’occupazione, diverranno marginali nel futuro gigante internazionale del credito. Il sistema politico, istituzionale ed economico dovrà necessariamente chiedere il rispetto rigoroso delle intese territoriali faticosamente costruite. Per Arezzo non c’è tregua,combattere è un destino”.

Se la fusione andrà in porto, la banca torinese diventerà la terza in europa per capitalizzazione. L’Ops valorizza Ubi Banca 4,8 miliardi di euro e avviene con scambio di azioni: 17 titoli di Intesa di ogni emissione per ogni 10 azioni di Ubi Banca, con un premio del 27,6% rispetto alla chiusura di venerdì 14 febbraio. Il nuovo gruppo, in cui affluiranno i 3 milioni di clienti di Ubi, gestirà 1,1 trilioni di risparmi degli italiani, avrà circa 460 milioni di prestiti e quote di mercato del 20% in tutti i principali settori di attività. 

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