Intesa Sanpaolo, con “Motore Italia Digitale” 4 miliardi per la digitalizzazione delle imprese

Intesa Sanpaolo avvia così Motore Italia Digitale, nell’ambito del più ampio programma strategico Motore Italia lanciato quest’anno con un plafond da 50 miliardi e quale prima iniziativa diretta alle PMI che attua uno dei cardini del rinnovato accordo con Confindustria “Competitività, Innovazione, Sostenibilità”, annunciato di recente: la nuova iniziativa, infatti, si focalizza su soluzioni finanziarie e non finanziarie volte a favorire il processo di digitalizzazione delle imprese in coerenza con le linee guida del PNRR e con la sua fase di attuazione.

Secondo l’indice DESI della Commissione Europea relativo al 2020, che misura il livello di digitalizzazione del sistema economico nel suo complesso, l’Italia evidenzia un ritardo più rilevante rispetto agli altri paesi europei nella componente relativa al capitale umano, posizionandosi ultima nel ranking, mentre mostra un miglior posizionamento per quanto riguarda la connettività e i servizi pubblici digitali. Nel corso degli ultimi anni si è assistito al miglioramento dell’indicatore relativo all’integrazione delle tecnologie digitali, che riguarda lo scambio di informazioni elettroniche, l’utilizzo dei big data e del cloud computing, il ricorso al commercio online sia per acquisti che per le vendite da parte delle imprese. Da una recente analisi della Direzione Studi e Ricerche emerge infatti l’immagine di un manifatturiero italiano pre-Covid ben posizionato nella digitalizzazione dei processi produttivi, supportato anche dalle misure di incentivazione introdotte negli ultimi anni (Industria 4.0 e poi Transizione 4.0), che conferma il crescente ruolo degli investimenti digitali da parte delle imprese. Nel corso dell’ultimo anno la pandemia ha accelerato alcuni processi di digitalizzazione, sia dal lato della domanda, con un utilizzo più diffuso dei servizi internet da parte della popolazione, sia dal lato dell’offerta, con un aumento dei servizi offerti online da parte delle imprese così come da parte della Pubblica Amministrazione, che porterà molto probabilmente ad un miglioramento complessivo del grado di digitalizzazione del sistema economico italiano.

Le risorse destinate alla digitalizzazione e innovazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituiscono circa il 30% dell’intero Piano e la nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo si pone come acceleratore per favorire gli investimenti delle PMI in un quadro di cambiamento e trasformazione infrastrutturale del Paese. Con Motore Italia Digitale Intesa Sanpaolo, in linea con quanto previsto nell’Accordo con Confindustria, intende stimolare gli investimenti delle PMI e accompagnarle nella transizione digitale principalmente lungo due assi: da un lato l’evoluzione digitale della relazione con clienti e fornitori attraverso lo sviluppo di un’offerta multicanale e di strumenti di e-commerce; dall’altro, l’evoluzione dei processi produttivi dell’impresa verso una infrastruttura digitale e attraverso soluzioni hardware/software, cloud, nuove competenze digitali.

 Un elemento portante del programma Motore Italia Digitale è la disponibilità di Intesa Sanpaolo a finanziare i progetti delle PMI attraverso una innovativa soluzione finanziaria, il D-Loan, dedicata ad “incentivare” gli investimenti per l’evoluzione digitale delle PMI. Il D-Loan, infatti, riconosce un beneficio di prezzo sul costo del finanziamento a fronte della definizione e della condivisione di alcuni importanti obiettivi di trasformazione digitale da parte delle imprese con la banca.

Dopo aver ideato e proposto S-Loan ESG, S-Loan Diversity e S-Loan Climate Change, finalizzati rispettivamente a investimenti per migliorare il profilo in merito a tematiche ambientali, sociali e di governance, favorire la parità di genere e mitigare l’impatto delle PMI sul cambiamento climatico, con D-Loan Intesa Sanpaolo propone uno strumento destinato a fornire soluzioni concrete per finanziare e incentivare i percorsi di crescita digitale delle imprese, oltre a favorire la collaborazione con un network di partner specializzati.

In questo ambito, nell’ottica di favorire l’evoluzione digitale dei rapporti con i clienti, si collocano le opportunità offerte dal portale Inbiz per una gestione pienamente digitalizzata dei bisogni connessi agli scambi commerciali con clienti e fornitori, nonché le innovative soluzioni di Digital acceptance offerte in collaborazione con Nexi.

Inoltre, Intesa Sanpaolo ha realizzato alcune importanti partnership per accompagnare le imprese nel cogliere le opportunità offerte dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021. Tra queste: l’accordo con il Gruppo Tinexta che prevede la collaborazione con la società Forvalue, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle PMI italiane e accompagnarle nel loro percorso di crescita con servizi multidisciplinari volti a colmare il gap digitale e rafforzare la presenza sul web; l’accordo con i partner Gruppo TIM e Google Cloud, sottoscritto a fine 2020 per accelerare la digitalizzazione del Gruppo e l’innovazione del Paese, che permetterà di offrire alle imprese clienti servizi basati sull’infrastruttura digitale come la banda ultralarga, il cloud, le soluzioni di chatbot ed intelligenza artificiale, gli strumenti di collaboration e le soluzioni in ambito Internet of Things.

Sul fronte della cybersecurity, grazie alla collaborazione con Forvalue, le imprese potranno contare su consulenza, soluzioni e servizi per la mitigazione dei cyber risk, tema di attenzione per la transizione digitale delle imprese. Inoltre, grazie alle sinergie infragruppo, con Intesa Sanpaolo Formazione i clienti potranno sviluppare e rafforzare le competenze digitali e, con la Divisione Insurance, i clienti potranno disporre di soluzioni ideate da Intesa Sanpaolo Assicura per proteggere gli asset aziendali e la solidità dell’impresa dagli attacchi informatici, con formule uniche nel panorama assicurativo.

Grazie al contributo delle partnership e con Motore Italia Digitale, il primo gruppo bancario italiano è in grado oggi di declinare il proprio piano strategico nazionale di interventi annunciato a marzo ampliando le soluzioni a supporto del tessuto imprenditoriale con un plafond dedicato di 4 miliardi di euro a favore della ripresa economica del Paese. Attraverso questa iniziativa, il Gruppo intende svolgere il ruolo di fondamentale canale di trasmissione verso le PMI del sistema di incentivi che sarà implementato nell’ambito del PNRR, favorendo un’ampia diffusione sul territorio degli investimenti previsti anche in ambito locale.

Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Sarà fondamentale cogliere concretamente le opportunità della digitalizzazione quale driver di crescita del nostro Paese: con Motore Italia Digitale e con i partner che ci supportano in questa iniziativa, invitiamo le PMI ad affrontare ben equipaggiate la transizione epocale che abbiamo di fronte. Oggi con il D-Loan introduciamo un nuovo strumento destinato a finanziare con 4 miliardi i progetti per lo sviluppo digitale delle imprese e ad aumentare significativamente il loro livello di competitività sui mercati interni ed esteri. L’obiettivo è avvicinare le PMI a una più ampia selezione di strumenti non solo finanziari, da affiancare al credito tradizionale e in linea con gli obiettivi di transizione del Paese indicati dal PNRR”.

Emanuele Orsini, Vice Presidente Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco ha sottolineato: “Il nostro Paese si trova all’inizio di una ripresa che è essenziale accelerare, sfruttando appieno le opportunità del PNRR e mettendo in campo ogni possibile iniziativa per consentire alle imprese di vincere le sfide legate alla fase di straordinaria trasformazione dell’economia che stiamo vivendo, a partire dalla transizione digitale. Favorire, accompagnare e velocizzare il completamento dei processi di trasformazione delle PMI in chiave 4.0 è strategico per sostenere l’ammodernamento e la competitività del Paese. L’iniziativa presentata da Intesa Sanpaolo si inserisce perfettamente nel solco tracciato dall’Accordo ‘Competitività, Innovazione, Sostenibilità’ siglato di recente tra Confindustria e la Banca. Rappresenta, infatti, uno strumento importante per moltiplicare, attraverso linee di credito e strumenti finanziari dedicati, le risorse del Piano a beneficio delle imprese e consentire loro, anche attraverso soluzioni non finanziarie, di colmare il gap digitale rispetto ad altri Paesi. Permette, inoltre, di cogliere le opportunità offerte dal progresso tecnologico e dalla digitalizzazione dei processi produttivi, raggiungendo obiettivi di crescita duraturi. Confindustria è impegnata da tempo a promuovere iniziative che favoriscano la diffusione di una ‘cultura del digitale’, anche grazie all’azione dei Digital Innovation Hub. In questa cornice è essenziale che siano sostenuti gli investimenti in nuove tecnologie e formazione 4.0, anche rafforzando il piano Transizione 4.0, che rappresenta il cardine della strategia per la trasformazione digitale delle imprese”.

Motore Italia corrisponde, infatti, a una logica integrata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: ammontano a 120 miliardi di euro le risorse aggiuntive per le PMI che il Gruppo mette a disposizione (su 400 miliardi complessivi) a integrazione delle risorse pubbliche nell’arco di tale Piano e specificatamente sulle missioni previste per il rilancio del paese (digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute).

Articoli correlati