Logge del Grano, costi alle stelle ma i prezzi dei prodotti aretini non cambiano

Un momento particolare, quello condizionato dagli eventi geopolitici e dalla siccità, che ha fatto riflettere il Mercato Logge del Grano su come potenziare le attività nel futuro prossimo a partire dalla rete dei produttori riuniti senza colori e senza associazioni in un progetto territoriale.
L’elettricità, fondamentale per alimentare i frigo per il fresco, è raddoppiata rispetto allo scorso anno. La siccità riduce i raccolti, le materie prime (dai fertilizzanti agli imballaggi) costano di più. Eppure i banchi del mercato Logge del Grano hanno mantenuto gli stessi prezzi per il consumatore che in questi ultimi due anni è più che raddoppiato nel numero. Un segnale di fedeltà e di sostegno all’economia di tutti, ma soprattutto al benessere delle persone. «Stiamo vivendo dei momenti davvero preoccupanti per il Mercato, a partire da un aggravio dei costi di gestione che supera il doppio rispetto gli altri anni, a fronte di prezzi di vendita che sono rimasti gli stessi per non gravare sui nostri clienti di tutti i giorni che ci hanno scelto per la qualità e la freschezza delle materie vendute – spiega il presidente del Mercato Logge del Grano, Antonio Tonioni – è un momento cruciale anche per quanto riguarda la gestione, legata alle scelte dell’Amministrazione Comunale, con la quale stiamo dialogando al fine di rendere più chiaro l’obiettivo comune che darà seguito a questo progetto di filiera che, forse tra i primi in Italia, è nato con ambizioni lungimiranti».
Il mercato Logge del Grano, dall’osteria ai banchi dei prodotti del territorio, una realtà senza bandiere ma con lo scopo di promuovere il territorio. E’ uno dei punti di forza e di differenziazione che nel 2015 hanno dato vita al progetto del Mercato Logge del Grano, quello di ospitare produttori del territorio aretino a prescindere da appartenenze politiche o associative. All’interno della rete dei soci produttori infatti ci sono aziende che aderiscono a tutte le principali associazioni di categoria, così come il Comitato di Gestione è lontano dalle dinamiche politiche. L’obiettivo da sempre è sempre stato infatti quello di valorizzare il territorio di Arezzo e provincia attraverso i prodotti di eccellenza provenienti da tutto il territorio delle quattro vallate. «Oggi siamo di fronte a quello che è un bivio dove, speriamo con l’aiuto dell’Amministrazione Comunale, siamo costretti a scegliere se proseguire con l’entusiasmo che ha contraddistinto la struttura fin dall’inizio, o fare una marcia indietro che vorrebbe dire negare al territorio di avere una espressione enogastronomica così importante», conclude Tonioni. Proprio in questa ottica è stato messo on line da poco il portale del Mercato www.mercatologgedelgrano.it che vuole essere una vetrina di accoglienza per tutti i consumatori, non solo aretini, che si avvicineranno alla città.
Il mercato: dal 2015 un progetto per il territorio. Situato all’interno di un edificio storico recentemente recuperato, la struttura è diventata il punto di riferimento per la vendita diretta di prodotti enogastronomici di filiera corta, con attenzione particolare alla produzione biologica e biodinamica, tornando alla funzione che aveva un tempo: la raccolta e la distribuzione di prodotti agro-alimentari del territorio. Il Mercato ospita più di 70 aziende delle quattro vallate aretine. Tra gli obiettivi quello di dare al visitatore l’opportunità di realizzare un’esperienza che permetta di conoscere e apprezzare la cultura produttiva del territorio. Dal 2016 è aperta l’Osteria delle Logge del Grano.