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venerdì | 25-04-2025

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Lotteria degli scontrini, Papini: “No a ulteriori gabelle per le piccole imprese”

Sarà pure un progetto nato con le migliori intenzioni, ma abbiamo molti dubbi sulle effettive finalità e sulla sua funzionalità. Soprattutto, non abbiamo dubbi sul fatto che costituirà un ulteriore costo e impaccio burocratico per le nostre imprese“: Papini affronta così il problema della cosiddetta lotteria degli scontrini, promossa dal Governo a partire dal primo gennaio 2021 ma per la quale le prime richieste dei codici da presentare ai commercianti al momento degli acquisti sono di fatto già cominciate.

Per capire l’entità della questione basti pensare che nella sola giornata del primo dicembre, quando si è aperta la registrazione sul sito dedicato, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha registrato oltre 472mila richieste. In base a quanto stabilito dall’esecutivo nazionale, gli esercenti sono tenuti a dotarsi di registratori telematici per inviare i dati fiscali giornalieri direttamente all’Agenzia delle Entrate. Su questa base di trasferimento si iscrive anche il sistema della lotteria degli scontrini.

“Questa misura”, spiega il segretario generale della Confartigianato aretina, “da una parte dà la possibilità ai consumatori di vincere dei premi, ma per gli artigiani, le piccole imprese e i commercianti significa sostenere nuovi costi per adeguare il proprio registratore di cassa. Un costo di alcune centinaia di euro che va sostenuto per abbinare il codice del cliente allo scontrino che si sta per battere”.

Per partecipare alla lotteria, infatti, l’acquirente deve chiedere al negoziante di registrare il codice lotteria attraverso un lettore ottico collegato al registratore telematico, che trasmetterà i dati direttamente all’Agenzia delle Entrate. È fondamentale, quindi, che il registratore di cassa sia adeguato per supportare la nuova procedura. Gli artigiani che vogliono fornire questo servizio ai propri clienti dovranno verificare con il proprio fornitore se il registratore di cassa è compatibile con questa modifica attraverso il codice seriale. Se ciò è possibile, si dovrà provvedere all’acquisto del software e all’intervento da fare sul registratore di cassa.

È evidente“, insiste Papini, “che la lotteria degli scontrini può diventare un’altra gabella per le imprese, che stanno già attraversando un periodo difficile e alle quali non basta l’avvicinarsi delle feste natalizie per sperare di risollevare la situazione. Temiamo quindi che questo tipo di iniziative, malgrado le annunciate buone intenzioni, possa trasformarsi in un ulteriore aggravio per le imprese, costringendole a sostenere ulteriori costi in questa fase di emergenza sanitaria che è diventata anche un’emergenza economica“.

“Per questo chiediamo che la misura venga rinviata per dare più tempo alle imprese per adeguarsi e che comunque il costo sostenuto venga trasformato in credito d’imposta: infatti la confederazione nazionale ha richiesto all’amministrazione finanziaria un incremento del credito d’imposta per l’acquisto o l’adeguamento del registratore di cassa, attualmente stabilito rispettivamente in 200 e in 50 euro per le sole spese sostenute negli anni 2019 e 2020, e la conferma che rientrino nell’ambito del credito anche le spese sostenute per gli adeguamenti successivi alla prima installazione dei registratori stessi.

E se lo scopo effettivo di questa operazione del Governo è la lotta all’evasione fiscale, forse si potrebbero trovare metodi più consoni rispetto a quello di promuovere l’ennesima lotteria, creando così il rischio di ulteriori occasioni di incremento della già troppo diffusa ludopatia, un male che certo non porta a miglioramenti della situazione sociale già complessa”.

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