Moda, le richieste aretine sul tavolo del Ministro Urso: 8 miliardi per il settore
“Il nostro messaggio è arrivato forte e chiaro al tavolo sulla moda convocato martedì scorso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso”, commenta il presidente di Confartigianato Moda, Giordano Frangipani. “Siamo soddisfatti delle risposte ricevute dal ministro che ha illustrato, per la prima volta dopo le comunicazioni in Parlamento del Ministro Fitto, i contenuti del Piano Transizione 5.0 previsti all’interno delle misure Pnrr/RePowerEU”, aggiunge Frangipani.
Prospettive importanti soprattutto per il comparto moda della provincia di Arezzo, che rappresenta uno dei distretti più importanti in Italia. “Ormai da anni siamo punto di riferimento per la produzione dei grandi brand – aggiunge Frangipani – per questo i progetti del ministero per il settore ci vedono tra i principali interlocutori”.
Al Tavolo sono state affrontate le principali tematiche contenute nei contributi ricevuti a seguito della precedente riunione del Tavolo. In particolare i temi relativi ad investimenti e misure a sostegno del comparto, di tutela e valorizzazione dei marchi e lotta alla contraffazione, di sostenibilità. Annunciate nuove misure in tema di accesso al credito e confermate quelle a sostegno degli investimenti nel settore già inserite nel Ddl Made in Italy, all’esame del Parlamento, attraverso il quale sono previste norme a favore della tutela e della valorizzazione della moda italiana e della filiera delle fibre tessili naturali, il riconoscimento del marchio legato al territorio (IG NO FOOD), la lotta alla concorrenza sleale ed alla contraffazione e misure per l’utilizzo della Blockchain.
“Il settore dopo il covid e lo shock della guerra in Ucraina ha necessità di essere attenzionato per non perdere terreno di fronte ai competitor internazionali“, ha sottolineato Frangipani. “Da tempo Confartigianato si batte per questo soprattutto affinchè il concetto della “tutela del made in Italy” non resti una bella parola impressa nei giornali, ma si concretizzi con interventi economici di sostegno e valorizzazione delle nostre produzioni. Auspichiamo quindi che le misure presentate lo scorso primo agosto dal governo possano concretizzarsi nei prossimi mesi. L’associazione manterrà alta l’attenzione su quanto evidenziato affinché il nostro appello non cada nel vuoto”.
In questo contesto è necessario sottolineare le peculiarità del settore aretino la cui produzione è in molti casi indirizzata a realizzare semilavorati per le grandi firme contando su manodopera specializzata in lavorazioni ad alto contenuto artigiano
“Il distretto – sottolinea Frangipani – garantisce esperienza tradizione e qualità elevata elementi che sono alla base delle grandi firme ma non solo”. Negli anni si sono anche strutturate produzioni di nicchia dove emerge peculiarità specifiche dove si valorizza magari l’uso di prodotti naturali a basso impatto ambientale, dove si va a tutelare la sostenibilità sociale dell’impresa, dove si tutela la tradizione della materia prima o della tipologia di lavorazione. “La nostra produzione ha quindi acquisito forme diverse e indirizzi di mercato che negli ultimi anni ci stanno garantendo crescita e specializzazione”, conclude Frangipani.