Panno del Casentino tra i protagonisti di Pitti a Firenze
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I numeri non mentono e sanciscono il successo di Pitti Immagine Uomo: oltre 18mila presenze, 13.500 compratori, 6.500 aziende. I mercati esteri più presenti all’ultima edizione sono stati Germania (oltre 530 compratori), Olanda, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Spagna, Turchia, Svizzera, Giappone e Belgio, col ritorno degli asiatici. E dai buyers, grande attenzione è stata rivolta al panno casentino, che sta vivendo una nuova giovinezza.
Dopo la soluzione alla crisi, risolta con l’intervento della Bellandi spa di Montemurlo, in provincia di Prato, che ha acquistato la sede produttiva di Soci a ottobre scorso, per la tipica produzione casentinese è stato un susseguirsi di successi: una ditta britannica fornitrice della Casa reale dei Windsor ha ordinato le pezze nel classico color arancio con cui realizzare un cappotto per Re Carlo d’Inghilterra, poi è arrivata la maison Gucci che ha ordinato ben trenta chilometri di Panno del Casentino di colore verde per la produzione della nuova collezione di accessori, borse e calzature. E poi le nuove frontiere del lusso: col tessuto panno Casentino sono state realizzate cucce e accessori per animali domestici in esposizione proprio all’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo, sezione “pets”.
Tra i visitatori della rassegna alla Fortezza da Basso, l’ex Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, che interviene in merito allo storico tessuto tornato protagonista del “Made in Italy” a Pitti Immagine.
“Il successo del panno del Casentino alla manifestazione “Pitti immagine” non mi sorprende – afferma Silvia Chiassai Martini – estimatori ed acquirenti di un’eccellenza del nostro territorio, apprezzata fin dai tempi dell’iconico cappotto
indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, non erano infatti mai mancati. Mi preme tuttavia ringraziare l’impegno delle Istituzioni, delle associazioni di categoria, dei sindacati, della Provincia che ho presieduto, per aver lottato in sinergia salvando e rilanciando in un momento di crisi un prodotto unico e di grande qualità. In particolare ringrazio, l’on. Tiziana Nisini, che si è sempre spesa per salvaguardare l’attività produttiva del territorio attenzionando l’allora Ministro Giorgetti al Mise per trovare celermente una soluzione al rischio di chiusura della storica manifattura e al licenziamento di molti dipendenti, malgrado la presenza di molti ordini da rispettare. L’intervento dell’importante azienda tessile Bellandi Spa di Montemurlo ha permesso di risolvere la vertenza e una crisi che si protraeva da alcuni anni. Oggi, con fierezza, dobbiamo celebrare e sostenere la ripartenza del panno del Casentino, visto che importanti griffes della moda hanno deciso di puntare sullo storico tessuto per la nuova collezione di accessori , oltre all’azienda britannica fornitrice della Casa reale inglese che ha ordinato pezze di colore arancio per il cappotto di Re Carlo. Mi ero spesa in prima persona per riportare l’interesse verso questo straordinario prodotto, simbolo di tradizione, identità ma anche innovazione, avviando le procedure a carico della Provincia per la registrazione del marchio del panno del Casentino insieme alla Camera di Commercio e alla aziende del settore. Mi auguro che, al di là dei proclami di chi troppo spesso si limita a saltare sul carro dei vincitori, il percorso venga portato avanti per il bene del territorio e della sua comunità per raggiungere un altro ambizioso obiettivo che punta al riconoscimento e alla valorizzazione di un prodotto di eccellenza tipico della nostra economia. Una valida iniziativa per mantenere viva l’attenzione sul Casentino e per continuare a tramandare la lavorazione della sua lana, famosa in tutto il mondo, ma con un marchio di eccellenza che merita”.
Nella foto principale: capi Tessilnova Casentino Tessuti – foto a lato: Silvia Chiassai Martini in visita a Pitti