Riordino aliquote fiscali, Tiezzi: “Lavoratori autonomi restano sfavoriti”
Per il solo anno 2024 le aliquote Irpef si riducono, da quattro a tre, in attesa dell’avvento della flat tax. È quanto emerge dalla lettura della bozza del decreto legislativo, approvata in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2023, che dà attuazione alla delega fiscale per la riforma della tassazione delle persone fisiche. Sul tema interviene il presidente dell’Ordine de Commercialisti di Arezzo Roberto Tiezzi. “Questa riduzione risulta favorevole, in particolare, per i contribuenti con un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, ai quali nel 2024 si applicherà l’aliquota del 23%, in luogo di quella attualmente vigente del 25%. – spiega Tiezzi – Nello specifico si traduce in un risparmio d’imposta di poche decine di euro per i redditi appena superiori a 15 mila euro, fino a un massimo di 260 euro annui per i redditi da 28 mila in su. Il risparmio in media dovrebbe attestarsi sui 160 euro annui, 22 euro al mese, ma sopra i 50 mila euro viene sterilizzato da quella che di fatto è una franchigia per chi presenta detrazioni”. Tiezzi poi sottolinea un altro aspetto. “I lavoratori autonomi restano sfavoriti, se non ammessi al regime forfettario, mentre dipendenti e pensionati sono quelli che hanno i vantaggi maggiori. Con una soglia di 20mila euro di reddito, l’imposta che paga il lavoratore autonomo risulta maggiore”.