Stop sconto in fattura e cessione crediti, Papini: “Rischio ecatombe imprese edili”
Stop totale a sconto in fattura e cessione del credito: d’ora in avanti per i nuovi interventi edilizi, non quelli già avviati, resta solo la strada della detrazione d’imposta. Il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il decreto punta a «risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati, pari a 110 miliardi» e a «mettere in sicurezza i conti pubblici». Poi punta il dito contro le decisioni dei precedenti governi e lancia un appello alle banche per «agire di concerto per risolvere questo bubbone che si è formato».
Immediate le reazioni delle categorie: “Con stop a sconto in fattura e cessione dei crediti a rischio l’intera filiera delle costruzioni“. Il Segretario di Confartigianato Arezzo Alessandra Papini: “Non possiamo rimanere immobili di fronte ad una vera propria ecatombe. Si trovi immediatamente una soluzione“
“Il Governo ci aveva rassicurato su una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca con un Decreto dell’ultim’ora, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti”. Così il Segretario generale di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini sul decreto legge approvato dal Governo.
“Il blocco previsto nel decreto legge – dice Papini – coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura. Con buona pace degli obiettivi green che la misura avrebbe aiutato a raggiungere“.
“A questo punto va trovata assolutamente una soluzione per i cantieri aperti – conclude Papini – o assisteremo ad una vera e propria ecatombe di imprese della filiera costruzioni, con danni irreparabili per l’occupazione con un’incidenza sul PIL incalcolabile. Ci stiamo raccordando con i vari livelli per incontrare urgentemente i rappresentanti del Governo e discutere una via d’uscita volta alla salvaguardia delle nostre aziende“.