Transizione 5.0, energia, estero, digitale: iniezione da 9 miliardi per le imprese toscane
Da Intesa Sanpaolo 9 miliardi di euro per le imprese della Toscana grazie a “Il tuo futuro è la nostra impresa”, il nuovo programma nazionale del Gruppo bancario guidato da Carlo Messina che a livello nazionale mette a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni, sistema vitale dell’imprenditoria italiana e delle filiere sui territori.
Il piano, presentato oggi a Firenze agli imprenditori toscani, si pone l’obiettivo di favorire nuovi investimenti per la competitività italiana accelerando la dinamica di buone performance del sistema produttivo e assicurando l’immediata attivazione di strategie sostenibili e di lungo periodo. Una serie di interventi che si inserisce tra le azioni del Gruppo a sostegno della realizzazione degli obiettivi fissati nel PNRR, per i quali sono stati stanziati complessivamente oltre 410 miliardi di euro, come annunciato dal CEO Carlo Messina.
Con il nuovo programma la Banca intende accelerare i processi di trasformazione necessari per rinnovamento industriale, transizione energetica e digitale delle imprese, facilitando l’accesso alle nuove misure del PNRR, intervenendo su tre ambiti prioritari:
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Transizione 5.0 ed Energia
La cornice normativa del piano Transizione 5.0 garantisce circa 13 miliardi di euro di crediti d’imposta a fronte del raggiungimento di obiettivi di efficientamento energetico. Insieme ai propri partner e Sace, Intesa Sanpaolo ha realizzato soluzioni di finanziamento dedicate e agevolate, consulenza per l’accesso alle agevolazioni fiscali e rilascio delle relative certificazioni e formazione con la finalità di integrare competitività e sostenibilità grazie a nuovi investimenti per lo sviluppo, il risparmio e la produzione energetica volti ad un consumo efficiente. Sempre sul fronte energetico e con riferimento alla misura del PNRR relativa agli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, il primo gruppo italiano mette a disposizione soluzioni dedicate per l’energia condivisa anche nella forma dell’autoconsumo collettivo, con finanziamenti specifici e agevolati, oltre a modelli di advisory per la costruzione di nuovi sistemi innovativi finalizzati al risparmio energetico.
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Sviluppo estero e nuovi mercati
La ridefinizione delle geografie dell’export e la situazione geopolitica sono essenziali per accompagnare la spiccata propensione delle imprese ad esportare le eccellenze “Made in Italy”. Intesa Sanpaolo affianca soluzioni finanziarie e competenza delle proprie strutture specializzate. Grazie alla radicata e capillare presenza internazionale, il Gruppo provvede all’individuazione dei migliori settori merceologici e dei nuovi potenziali mercati – in particolare Est Europa, India ed Emirati Arabi Uniti – oltre ad offrire percorsi formativi specifici.
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Progresso digitale e Sicurezza
Processi e competenze digitali sono strategici per la competitività, ma sono al contempo indispensabili sistemi di sicurezza adeguati per la tutela del cliente, dell’impresa e della crescita. Per le aziende che guardano a nuovi business la Banca ha messo a punto strumenti di protezione e finanziari, tra cui il nuovo Cyber Loan. Grazie ai propri partner e ai Laboratori ESG presenti in tutta Italia, Intesa Sanpaolo coinvolge le imprese in percorsi di formazione digitale qualificata.
Tito Nocentini, Direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo: “La Toscana e i distretti manifatturieri che la rendono nota in tutto il mondo trovano con questo nuovo programma, che riserva 9 miliardi di euro alla nostra regione, le risorse finanziarie e gli strumenti per essere accompagnare nelle scelte di investimento di lungo periodo con la possibilità di cogliere le opportunità del PNRR e della Transizione 5.0. Un impegno per la crescita economica del nostro territorio testimoniato anche dal miliardo e duecento milioni di euro erogati nel 2023 alle imprese e dall’ulteriore miliardo e trecento milioni di euro per le famiglie, per un totale che supera i 2 miliardi e 500 milioni di euro”.