Turismo, ad Arezzo arrivi e presenze in crescita nel 2021. Ma sono ancora lontani i livelli pre pandemia

“I primi dati provvisori dei flussi turistici 2021 in Toscana e nelle nostre province – spiega Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere – confermano come il settore, nonostante la fortissima penalizzazione subita nel 2020 a causa delle conseguenze economiche della pandemia, abbia dimostrato, nel corso del 2021 una straordinaria vitalità  che non ha però permesso un  pieno recupero dei livelli di arrivi e presenze raggiunti nel 2019. In Toscana nel 2021 abbiamo avuto 8 milioni e 424mila arrivi contro i 5 milioni e 601 mila del 2020 (+50,4%) e i 14 milioni e 503mila del 2019( -41,9%). Le presenze hanno raggiunto i 31 milioni e 312 mila rispetto ai 22 milioni e 8 mila del 2020 (+42,3%) e ai 48 milioni e 413mila del 2019.Un dato, quello toscano,  non omogeneo dove hanno un andamento maggiormente  positivo le province con una offerta turistica soprattutto balneare.”

“Per quanto concerne gli  arrivi nelle province di Arezzo e Siena – prosegue Massimo Guasconi – queste crescono rispetto al 2020 più della media regionale: +54,9% e +54,4%    In ogni caso il numero dei turisti si attesta su livelli ancora inferiori di circa un terzo rispetto al 2019. Andamento similare si ha per le presenze: sia il dato della provincia di Arezzo (+47,1%) che quello della provincia di Siena (+53,3%) sono superiori al dato toscano (+42,3%). Anche il numero dei pernottamenti, però, rimane ampiamente al di sotto dei valori pre-pandemia:  -22,8% per Arezzo, -31,2% per Siena e -35,3% per la Toscana. Per quanto concerne le prospettive per il 2022, quello che doveva essere l’anno della ripartenza del settore turistico è stato, almeno in questi primi mesi, negativamente condizionato dalla quarta ondata pandemica, dai fortissimi aumenti energetici e soprattutto dal conflitto in corso in Ucraina. Le prossimi settimane saranno comunque decisive per capire meglio se sussistono ancora margini di recupero, soprattutto per quanto concerne arrivi e presenze di turisti stranieri”.

“Particolarmente interessanti- sottolinea Marco Randellini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena– sono i dati riferiti alla provenienza dei turisti ospitati nelle nostre strutture turistiche.  Considerato che nel 2020 il turismo dall’estero si era praticamente azzerato, è comprensibile che il recupero del 2021 sia particolarmente rilevante per gli stranieri, sufficiente però solo a recuperare circa la metà delle perdite. Nel caso della componente nazionale, invece, la performance dello scorso anno ha permesso un quasi completo recupero dei livelli del 2019. Al primo posto nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani sia per la provincia di Arezzo che per quella di Siena i primi tre mercati di riferimento sono rappresentati sempre da Lazio, Lombardia e Toscana. Per quanto riguarda la componente straniera, anche in questo caso i primi tre partner sono gli stessi: Germania, Paesi Bassi e Francia. In decisa ripresa il turismo statunitense, che nel 2020 era stato particolarmente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni alla mobilità aerea.”

Primi dieci territori di provenienza

{rwgallery}

Nel 2021 il recupero che possiamo osservare in entrambe le province, nel caso delle strutture extra-alberghiere ha permesso di avvicinarsi maggiormente ai livelli pre-covid: in provincia di Arezzo ci si è attestati ad un -16,5% per gli arrivi e -15,1% per le presenze. In quella di Siena a -23,8% per gli arrivi e -21,9% per le presenze.

Il settore alberghiero, pur mostrano dati nettamente superiori rispetto al 2020, appare più lontano nel percorso di recupero dei livelli di attività precedenti la pandemia: in provincia di Arezzo ci si è attestati ad un -40,7% per gli arrivi e -33,3% per le presenze. In quella di Siena a -43% per gli arrivi e -40,7% per le presenze.

Le strutture ricettive

Il 2020 è stato sicuramente un annus horribilis per il turismo, che come abbiamo visto ha cicatrici evidenti sui livelli di attività del comparto. Ma quali sono state le conseguenze sul tessuto della ricettività turistica? In questo caso i risultati delle due province sembrano seguire traiettorie diverse.

In provincia di Arezzo nel 2021 si registra addirittura una crescita degli esercizi ricettivi (+1,2%), trainata dalla componente extra-alberghiera (+23 esercizi, +1,6%), mentre quella alberghiere, più colpita dalla crisi, registra una flessione del 2,6% in termini relativi e di 4 unità in termini assoluti.

In provincia di Siena, invece, la crisi ha lasciato un segno visibile quantificabile in 25 esercizi in meno (-0,8%): in questo caso le chiusure si sono concentrate quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero (-24 unità, -0,9%), mentre quello alberghiero è rimasto sostanzialmente invariato (-1 unità, -0,1%).

Articoli correlati