Ufficio Dogane Arezzo, le categorie dicono “no alla retrocessione”

Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio e Confesercenti si schierano contro la decisione di ridimensionare l’operatività della sede aretina. “Scelta non giustificata dai numeri su import ed export“.

“Siamo preoccupati e stupiti di fronte alla notizia della trasformazione dell’Ufficio delle Dogane di Arezzo in struttura subalterna a quella di Firenze”. In una nota congiunta le associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio e Confesercenti esprimono la loro totale contrarietà ad un piano di riorganizzazione da parte della Direzione Nazionale dell’Agenzia che comporterebbe, a fronte di una conferma della autonomia operativa e dirigenziale degli uffici esistenti in Toscana (Livorno, Pisa, Prato-Pistoia e Firenze).

Il ridimensionamento di un ufficio quale quello di Arezzo che, “con la sua sede operativa di Siena – si legge nella nota – è chiamato ad operare con il secondo flusso di import-export dopo quello del capoluogo di regione”.

Il rischio, secondo le associazioni di categoria firmatarie dell’appello, è quello che una scelta come questa, calata dall’alto, possa condizionare, in termini di efficienza e tempestività, i procedimenti che interessano le 80.000 imprese operanti nelle province di Arezzo e di Siena.

“Pensiamo che questa volontà non sia guidata da una riflessione coerente sui numeri di un territorio che, secondo i dati sull’export dei primi 9 mesi del 2023, rappresenta il 27% del totale delle esportazioni toscane”, si legge nella nota.

Un’altra rilevazione a sostengo della centralità degli uffici di Arezzo e Siena è quella concernente l’import dei due territori che con un valore di poco inferiore agli 8 miliardi di euro, rappresenta il 26,4% di tutto le importazioni regionali. “Parliamo di volumi sui quali si esercita l’attività doganale dell’Ufficio di Arezzo e della sede operativa di Siena dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Volumi che non possono essere ignorati se si vuole procedere ad una riorganizzazione razionale”, si legge nella nota.

“Alla luce di tali considerazioni e nell’interesse della realtà imprenditoriale delle province di Arezzo e di Siena – concludono le associazioni -chiediamo pertanto di confermare la piena operatività, in posizione paritetica rispetto a quella degli altri uffici della Direzione territoriale della Toscana e dell’Umbria, dell’Ufficio delle Dogane di Arezzo”.

 

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