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mercoledì | 22-01-2025

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A Cavriglia Laura Bottai presenta il suo libro sulle miniere

Le miniere hanno rappresentato per oltre un secolo la storia quotidiana della comunità cavrigliese. A questo lavoro sono legate intere generazioni, come dimostra anche il successo della bellissima mostra fotografica attualmente al museo, “Mine“, sugli ultimi vent’anni di vita della miniera di Castelnuovo. Sabato 7 dicembre alle 16, nella sala consiliare del Comune (viale Principe di Piemonte 9) si parlerà appunto dei questa terra e della sua gente. A volerlo è stata l’amministrazione comunale cavrigliese, con la presentazione del libro “L’occupazione delle miniere di Cavriglia. Storia di donne e di uomini“, scritto da Laura Bottai.

Il testo è incentrato sul ricordo di una pagina importante della vita di Cavriglia, scritta oltre 50 anni fa, ovvero la lotta dei minatori vissuta attraverso le voci di persone che sono state protagoniste di quei momenti. Queste memorie personali vengono coniugate con spaccati di vita quotidiana, testimonianze di rappresentanti di istituzioni e associazioni del territorio; il tempo e le azioni riemergono per far capire chi erano i minatori con le loro famiglie, chi sono i e le cavrigliesi ancor oggi legati a quel “modus operandi” lavorativo.

A parlarne, insieme all’autrice, ci saranno il sindaco Leonardo Degli Innocenti o Sanni, il vicesindaco Filippo Boni, storico e giornalista, l’assessore della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli e Riccardo Nencini, sdella Repubblica, che hanno arricchito il libro con i loro contributi. Ad accompagnare la conversazione, poi, la musica del maestro Carlos Alberto Barbato, chitarrista argentino, ma cavrigliese d’adozione ormai da trent’anni. La cittadinanza è invitata a partecipare all’iniziativa.

La nostra memoria come comunità è e sarà sempre legata anche alle miniere“. Queste le parole del sindaco Leonardo degl’Innocenti o Sanni. “La storia di quella vita industriale deriva soprattutto da chi ogni giorno era occupato nell’estrazione della lignite. Le testimonianze degli operai e delle donne sono importantissime e ci forniscono un quadro perfetto di una quotidianità nella quale ogni conquista di diritti dei lavoratori era celebrata come un’importante vittoria“.

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