Agricoltura aretina: al Vegni una giornata di studio e riflessione
Sono passati 41 anni dall’entrata in vigore della legge sui Patti Agrari: anche nell’aretino una sorta di “liberazione” per i contadini, che a lungo hanno visto schiacciati i loro diritti, e l’agricoltura che finalmente ha potuto superare un modello arcaico per crescere e svilupparsi.
Per celebrare questo “25 aprile” del settore agricolo nasce “Vita a mezzo”, iniziativa voluta da ANP nazionale e organizzata da Cia Arezzo in collaborazione con ANP Toscana e l’ISIS Angelo Vegni – Capezzine di Cortona, per riflettere in modo approfondito sul passato, sul presente e sul futuro di un settore che ha avuto il coraggio e la forza di affrancarsi, con una svolta epocale.
“Il contadino mezzadro ha lottato per far riconoscere i suoi diritti e superare la grave condizione di subalternità in cui era costretto prima dell’approvazione della Legge 203 e della creazione dei nuovi contratti di affitto che hanno dato lo stimolo allo sviluppo di un nuovo modello imprenditoriale, modificando per sempre l’agricoltura e dando un forte impulso alla crescita economica e sociale del paese”, spiega la Presidente di Cia Arezzo Serena Stefani.
L’obiettivo dell’incontro è proprio questo: mettere a confronto il passato e il presente dell’agricoltura aretina, attraverso la lente di ingrandimento dei ricordi e delle testimonianze dirette, per offrire agli studenti spunti di approfondimento e di riflessione.
L’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Cortona Luciano Meoni, si terrà il 18 maggio a partire dalle ore 10, e si articolerà in quattro momenti.
Si partirà con il Dialogo sulla mezzadria, affidato agli studenti che, insieme al prof. Graziano Tremori, ricostruiranno la storia stessa della fattoria Vegni, dove oggi ha sede la scuola.
Si proseguirà con La mezzadria nella memoria attraverso la visione di video testimonianze e l’ascolto dell’intervento di un protagonista diretto, Giorgio Avanzati, ex colono della Fattoria Le Capezzine; di Ferruccio Fabilli, autore del libro “I mezzadri”; di Natalia Cargi che si occupa dell’Archivio dei Diari.
Della post-mezzadria parleranno invece i testimoni di oggi: si tratta di operatori che in modo deciso e coraggioso hanno scelto una impostazione aziendale moderna e al passo con i tempi. A parlare saranno un giovane, Thomas Petrucci, e una donna, Nadia Nanni: due storie profondamente diverse che dimostrano la capacità di competere delle imprese di oggi.
La parola quindi passerà agli studenti, per una riflessione sui problemi di ieri e di oggi.
“Guardare il passato è importante per scongiurare il pericolo di una “nuova mezzadria, dando voce ai diritti di chi opera nel settore, in una prospettiva di futuro e di dignità”, commenta Enrico Vacirca, Presidente di ANP Toscana che, insieme al collega di ANP Arezzo Domenico Baldi ha il compito di aprire i lavori “ Cia – aggiunge – si distingue per avere a cuore non solo i problemi economici degli agricoltori, ma anche per portare avanti battaglie come quella contro il caporalato e lo sfruttamento della manodopera, oltre alla tutela dei diritti dei più deboli e dei pensionati. Le storie di ieri sono monito per il presente, dove nuove forme di mezzadria sono già presenti”
La chiusura dei lavori è affidata alla Presidente Stefani e al Presidente di Cia Toscana Valentino Berni.