Amanda Sandrelli, Ottavia Piccolo e Valentina Cervi. Il Teatro Verdi riparte al femminile
La nuova stagione, presentata ieri mattina nella platea del Verdi, nasce nel segno dell’ottimismo e di una ferrea volontà di non fermare il racconto del nostro tempo, espressione autentica dello spettacolo dal vivo, come suggerito da Margherita Scarpellini, Sindaco di Monte San Savino: «Ritrovarci in teatro per annunciare la nuova stagione è per la nostra città una grande occasione di confronto con se stessa, con quanto è riuscita a mettere in campo per superare questo periodo difficile senza mai interrompere il dialogo con i narratori del nostro tempo, come le grandi voci del teatro, i classici e la nuova drammaturgia».
Tra i presenti Cristina Scaletti, dal 14 luglio Presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, a fianco di Marzia Serrai, Presidente dell’Azienda Speciale Monteservizi e di Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura.
A porre l’attenzione sull’importanza del Verdi come luogo di crescita culturale e socialità è la Presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti: «Presentiamo con orgoglio e soddisfazione una stagione ricca di nomi importanti e di spunti per la riflessione. È in un luogo come il Teatro Verdi che la cultura diventa momento di incontro per una intera comunità. Una comunità che vuole tornare a dialogare, a condividere contenuti, a vivere le emozioni che solo lo spettacolo dal vivo può regalare».
Arrivata da Firenze anche la dichiarazione di Patrizia Coletta, Direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, nella volontà di prendere parte, anche se a distanza, ad un evento che segna l’inizio delle stagioni teatrali del territorio: «Il Teatro Verdi riparte “dal vivo”. Si tratta di un momento molto atteso, della ripresa di quel rapporto vitale che unisce artisti e spettatori. È con questo entusiasmo che abbiamo condiviso con il Comune, con Officine della Cultura e A.S. MonteServizi, un programma caratterizzato dalla qualità, con spettacoli e interpreti in grado di emozionare, di fare riflettere, ma anche di divertire con intelligenza. Il tutto senza dimenticare l’impegno nei confronti di artisti e imprese che la scorsa stagione hanno dovuto sospendere attività che ben si accostano alle nuove proposte di questa stagione, caratterizzata da un grande fermento creativo».
Emozionata Amanda Sandrelli, portavoce in Italia del Teatro Verdi e insieme delle eccellenze del territorio della Val di Chiana e di Monte San Savino in particolare, tanto da scegliere il palcoscenico savinese per la prima nazionale del suo nuovo lavoro: «Non potevo trovare spazio e pubblico migliore per il debutto de “La grazia del volgare”, raccontando Dante in una terra che amava, con la lingua e i timbri che prediligeva. Lo spettacolo sarà un’anteprima e aprirà una stagione che attraversa in profondità i sentimenti e le azioni dell’essere umano cercando un modo autentico per raccontare quello che ci muove e ritrovarci, finalmente. A ragionare, ridere o piangere».
Parole condivise da Luca Roccia Baldini, co-direttore artistico per Officine della Cultura: «Il Verdi, oltre ad Amanda, ospiterà un’altra grande artista italiana in una prima nazionale: Ottavia Piccolo. Una nuova drammaturgia di Stefano Massini, “Cosa Nostra spiegata ai bambini”, che allestiremo nei prossimi giorni su questo palcoscenico dopo una veloce apparizione su Rai3. È il senso del nostro affetto nei confronti di questo teatro e del suo pubblico. La stagione ospiterà inoltre tante voci preziose del teatro contemporaneo, da Valentina Cervi a Francesca Sarteanesi e Lodo Guenzi senza dimenticare l’impegno che ci siamo assunti, nei confronti degli artisti, di allestire finalmente dal vivo a Monte San Savino gli spettacoli annullati a causa delle chiusure dovute alla pandemia».
Anteprima d’eccezione dunque, in prima nazionale, venerdì 8 ottobre con Amanda Sandrelli in “La grazia del volgare. Dante Alighieri attraverso la musica e la letteratura del suo tempo”. Al suo fianco, voci musicali di una narrazione a 360°, ci saranno i musicisti di Anonima Frottolisti, uno dei gruppi più rappresentativi in Italia per il racconto dell’Umanesimo in musica.
Mercoledì 3 novembre, ancora in prima nazionale, Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo saranno i protagonisti de “Cosa Nostra spiegata ai bambini” di Stefano Massini. Un racconto in cerca di parole semplici per narrare la storia di Elda Pucci nel suo anno più rappresentativo, iniziato il 19 aprile 1983 quando divenne la prima donna Sindaco di Palermo. Regia Sandra Mangini. Musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni), Luca Roccia Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki, mandolino), Gianni Micheli (clarinetti, fisarmonica), Mariel Tahiraj (violino), Enrico Fink (flauto). Visual Raffaella Rivi per una coproduzione Officine della Cultura e Argot Produzioni.
Mercoledì 24 novembre Valentina Cervi, diretta da Iaia Forte, sarà la giovane Delia de “La strada che va in città”, esistenza fragile alla costante ricerca di un riscatto sociale così come nell’omonimo romanzo breve che ha segnato l’esordio letterario di Natalia Ginzburg. Una produzione Infinito srl e CMC Nidodiragno.
Mercoledì 1 dicembre appuntamento ad ingresso gratuito in collaborazione con il Festival dei Diritti e con Rete Ready. Il coreografo Nyko Piscopo porterà in scena il suo manifesto politico contro la critica sterile alle nuove generazioni: “Sleeping Beauty – Work Bitch!”. Danzatori: Eleonora Greco, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo, Roberta Zavino. Produzione Cornelia.
Giovedì 16 dicembre ultimo appuntamento del 2021 con “Settanta volte sette”, drammaturgia originale proposta dal Controcanto Collettivo. Due famiglie, i cui destini s’incrociano tra rabbia, dolore ed empatia, saranno raccontate da Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca che firma anche l’ideazione e la regia.
Giovedì 13 gennaio 2022 saranno gli “Angeli a terra” di e con Alberto Salvi, Francesco Cortoni e Andrea Kaemmerle a ricreare in teatro uno spazio “celeste” alquanto bizzarro ed ammaliante, dove riuscire a farsi un caffè ed evitare il diluvio universale hanno quasi lo stesso peso. Scenografia e costumi sono di Marco Ulivieri per una produzione Pilar Ternera e Guascone Teatro.
Venerdì 11 febbraio, finalmente dal vivo, il Verdi ospiterà il riallestimento di uno degli eventi che lo hanno già visto protagonista delle esperienze legate al teatro digitale dell’ultima stagione. Una produzione Officine della Cultura nata da un originale collaborazione tra teatro, media, storia e letteratura: “In Arte son Chisciottə” di Samuele Boncompagni liberamente ispirato a “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes. Protagoniste della rilettura tra teatro e metateatro delle gesta del nobiluomo della Mancia saranno Luisa Bosi ed Elena Ferri accompagnate da i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Luca Roccia Baldini (basso, cajon), Massimo Ferri (chitarra, oud, mandolino), Gianni Micheli (clarinetto, fisarmonica) e Mariel Tahiraj (violino). Scenografa in scena Lucia Baricci, tecnico in scena Paolo Bracciali, regia Luca Roccia Baldini, fonico Gabriele Berioli, riprese e regia video live Pierfrancesco Bigazzi, Giulio Dell’Aquila (Materiali Sonori), assistente alla regia Stefano Ferri.
Giovedì 3 marzo appuntamento con “Sergio. Un frammento minuscolo di una vita qualsiasi” di e con Francesca Sarteanesi in una produzione Kronoteatro e Gli Scarti. Un monologo moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco ed una voce sola in una scena vuota.
Giovedì 17 marzo Mario Mascitelli porterà in scena “L’ultima partita – La storia di Lou Gehrig”, storia vera delle vittorie, delle difficoltà e delle rinunce di uno dei più forti giocatori di baseball, l’uomo che ha legato il suo nome al “morbo di Gehrig”, la SLA, che lo costrinse giovanissimo a ritirarsi dai campi di gioco.
Mercoledì 6 aprile andrà in scena l’atteso appuntamento con Lodo Guenzi, artista bolognese versatile tra i fondatori de Lo Stato Sociale. Guenzi sarà protagonista de “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio” scritto a quattro mani con Nicola Borghesi in collaborazione con Daniele Parisi e Gioia Salvadori. Produzione Infinito Produzioni e Argot Produzioni. Uno spettacolo sbagliato, dall’inizio, che diventa il pretesto per il racconto delle ragioni che ancora oggi chiamano l’essere umano a stare sulla scena.
Finale di stagione sabato 14 maggio con il finalista del premio In-Box “Blue Thunder” di Padraic Walsh nella traduzione di Maurizio Pepe. In scena Marco Cavalcoli, Gianmarco Saurino e Mauro Lamanna che firma anche la regia. Una produzione Divina Mania per un’opera fortemente coinvolgente, divertente e straziante a fasi alterne, che alza una lente di ingrandimento su una famiglia della media borghesia ormai in frantumi.
Ultimo evento, speciale, il “Preludio Shakespeariano” firmato dall’Accademia dei Semplici su testo e regia di Massimiliano Caldaro con appuntamento giovedì 19 maggio. Sul palcoscenico saliranno Ciro Rossi, Mario Pinetti, Isabella Acciai, Loretta Cacchiani, Lorella Gualdani, Michele Paoli, Giovanni Morettini, Daphne Caldaro. Canti di scena eseguiti dal Coro Cantori di Vita, direttore M° Gianna Ghiori. Balletti e coreografie Maria Eugenia Ragone, Maria Vittoria Bali – Dance Studio. Coreografie circensi Simona Serafini – Scuola Di Circo Sottosopra, Arezzo. Coordinamento di scena Serena Nocentini. Supervisor Giovanni Banelli. Ingresso per quest’evento speciale: € 10,00 – € 8,00 il ridotto.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21:15. Biglietto intero € 15,00 – ridotto € 13,00. Le riduzioni vengono applicate a: over 65 anni, abbonati teatri Rete Teatrale Aretina, Spettatori erranti, possessori della “Carta dello spettatore FTS”. Riduzione speciale studenti € 8,00. Riduzione under 35 Biglietto Futuro € 8,00. Dato il particolare momento storico non è previsto un abbonamento che copra l’intero numero degli spettacoli in cartellone ma tre carnet da 3 spettacoli acquistabili singolarmente al costo di € 30,00. Carnet 3 spettacoli under 35 € 21,00.
I biglietti e i carnet saranno acquistabili venerdì 8 dalle ore 18 presso il Teatro Verdi, in occasione dell’anteprima con Amanda Sandrelli, e da lunedì 11 ottobre presso: Monte San Savino, Ufficio Cultura Palazzo Galletti, tel. 0575 8177272 con orario martedì 15:00 > 18:00, mercoledì 10:00 > 13:00 e giovedì 15:00 > 18:00; Arezzo, Officine della Cultura in via Trasimeno, 16, tel. 057527961 e 338 8431111 con orario dal lunedì al venerdì 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00; online presso il Circuito BoxOfficeToscana e su www.ticketone.it. Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.
La stagione teatrale del Teatro Verdi di Monte San Savino è a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. Monteservizi, con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura – Direzione Spettacolo, in collaborazione con Rete Teatrale Aretina e RAT Residenze Artistiche Toscane. La stagione del Teatro Verdi di Monte San Savino può andare in scena anche grazie al sostegno di Coingas SpA, Lapi, Italfimet e Sapori della Valdichiana.