“Arezzo e gli aretini nella Divina Commedia”: il nuovo libro di Stefano Pasquini
“Arezzo e gli Aretini nella Divina Commedia” presenta l’analisi di vari episodi del capolavoro di Alighieri ambientati nella nostra terra o che vedono i nostri antenati come protagonisti. Il perché l’autore abbia scelto di trattare questo tema è ben spiegato nella sinossi del saggio:
“Nessuno ha pensato fino ad oggi di approfondire i rapporti del poema dantesco con uno dei territori più legati alla vita del poeta, quello aretino. Mi sono chiesto se ci fossero dei motivi particolari che potessero giustificare questa grave lacuna oppure se la stessa fosse frutto di mera casualità”.
L’avvocato-scrittore evidenzia il rapporto conflittuale tra Dante e la realtà aretina ma sottolinea anche come, attraverso l’analisi dell’opera, emerga l’amore del poeta per la natura e i paesaggi del Casentino, “visto quasi come una valle dell’Eden“.
Il libro
“L’idea di fare questo libro mi è venuta 4-5 anni fa. Mi sono reso conto che non ce n’era uno che parlasse del rapporto di Dante con il territorio aretino. Avevo messo l’idea in cantiere e poi ho scoperto che nel 2021 si celebrerà il 700esimo anniversario della morte di Alighieri. Ho subito pensato che fosse il momento giusto per realizzarlo e il lockdown di primavera mi ha permesso di avere il tempo necessario.
Ho analizzato tutti i passi in cui si parla di Arezzo o di aretini. Nel saggio ci sono un primo capitolo di inquadramento storico e due capitoli finali: uno parla dei luoghi geografici dell’aretino trattati nella Divina Commedia e l’ultimo invece è intitolato ‘Arezzo e gli aretini nel significato complessivo del poema’, sostanzialmente le conclusioni.
Fra il capitolo iniziale e quelli finali ce ne sono vari che analizzano i singoli personaggi: aretini o comunque persone che hanno agito in terra d’Arezzo, narrati da Dante. È un libro di critica letteraria, è vero, tuttavia spero di aver usato un linguaggio accessibile a tutti. È stato scritto proprio con questo intento”.
L’autore
Stefano Pasquini è un avvocato aretino esperto in diritto amministrativo, ma si è anche laureato in scienze umanistiche. È socio dell’Accademia Petrarca di Arezzo e nel 2010 ha pubblicato sul volume n. LXXI di “Atti e memorie dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze” i testi delle conferenze tenute alla Casa del Petrarca sui romanzi “Il castello” e “Il processo” di Franz Kafka. Il suo esordio come scrittore è avvenuto nel 2011 con il saggio intitolato “Indagine sul ‘Processo’ di Kafka” (Mauro Pagliai Editore), nel quale si approfondisce il celebre romanzo dello scrittore boemo ricercando l’origine culturale e filosofica dell’idea di colpa. Il suo romanzo “Fenomenologia del tradimento” (Mauro Pagliai Editore) è uscito nel 2015; due anni dopo l’ha seguito “Giorno e notte“, sempre un romanzo, stavolta di Edizioni 0111. Dal 2011 ha tenuto ad Arezzo varie conferenze su argomenti di filosofia e letteratura.