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venerdì | 01-11-2024

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Arezzo tra attesa, stragi e liberazione. Gli Alleati, i Partigiani, la Chiesa locale

Organizzata dal Comune di Arezzo la conferenza sarà l’occasione per fare il punto su alcune delle vicende che interessarono Arezzo e il suo territorio nel luglio 1944.

Tre i relatori che affronteranno altrettante tematiche.

Daniele Cesaretti, esperto della campagna d’Italia 1943-45 illustrerà l’argomento “Da Roma verso la Linea Gotica. Le battaglie sulle altre linee di difesa tedesche”. Nel suo intervento Cesaretti illustrerà le fasi dell’avanzata alleata da Roma ad Arezzo, che dovette superare alcune linee di resistenza tedesche.

Seguirà Santino Gallorini, cultore di storia locale che parlerà de “L’attesa partigiana, due ragazze slave, la strage di San Polo e la liberazione di Arezzo”. Uno sguardo su quanto avveniva nei primi giorni del luglio 1944 ad Arezzo e nelle sue limitrofe montagne. Il racconto dei Partigiani della Brigata “Pio Borri” che si stavano organizzando per entrare in città prima dell’arrivo degli Alleati, il contributo di Darinka e Nadia, due ragazze slave che portarono le armi ai partigiani entrati disarmati in Arezzo e infine il ritardo di due giorni nel previsto arrivo degli alleati, provocò le stragi di San Polo e San Severo; finalmente gli Inglesi dell’VIII Armata entrarono in Arezzo, ma rimasero delusi per l’assenza della popolazione aretina a festeggiarli.

Sarà poi la volta di Mons. Vittorio Gepponi, docente presso la Pontificia Università Antonianum che parlerà de “La Chiesa aretina tra occupazione e liberazione”. Una Chiesa in prima fila nell’assistenza alle popolazioni, ma anche ai perseguitati e ai rifugiati. Il ruolo del Vescovo Emanuele Mignone, della Curia e dei Sacerdoti della Chiesa aretina, nel salvare tante vite e nel preparare il “dopo”. Il sacrificio di numerosi sacerdoti, che pagarono con la vita la loro caritatevole attività.

Infine, Gareth Scanlon, nipote di un carrista inglese che liberò Arezzo, presenterà il suo libro sulle divise mimetiche usate dalle brigate di fanteria della 6^ Divisione corazzata in Italia del 1944, “Camouflage fist”.

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