“Cappotto” di Andrea Vernaccini alla Giostra di Simone Ar24Tv

Un giostra ricca di colpi di scena e particolarmente avvincente per l’andamento delle tornate.
Prima dell’inizio della Giostra c’è stata la premiazione del miglior corteo, assegnato alla Contrada Castello, e della miglior esibizione di sbandieratori e tamburini andato alla Contrada Piazza.
Si è poi passati alla chiamata in campo dei giostratori; ad aprire la 52 esima edizione la Contrada San Martino con Elia Taverni in sella a Ribot che, dopo aver colpito sul tabellone, marcando 8 punti, perdeva la lancia vedendosi così azzerare il punteggio.
Secondo colpo di scena anche per la Contrada Castello con Andrea Vernaccini in sella a Snappy, che si vede azzerare i punti poiché l’anello si sfila dalla lancia.
Il primo punteggio valido è per la Piazza con Adalberto Rauco che, in sella a Moashin, centra l’anello, mentre per la Torre Gabriele Innocenti in sella a Quarkis sbaglia il bersaglio.
Nella seconda tornata si registra la campanella centrata da Taverni, Vernaccini e Innocenti, mentre Rauco la sbaglia.
Al termine delle prime due tornate tutte e quattro le Contrade si ritrovano con 12 punti.
Nella terza tornata la campanella veniva centrata da Vernaccini e Rauco, mentre Taverni mancava 10 punti sul tabellone e Innocenti falliva l’anello.
La quarta ed ultima tornata vedeva la lotta per la conquista del “Panno”, dipinto da Federico Mei, ristretta alle Contrade Castello e Piazza; per la Contrada giallo blu e bianca Andrea Vernaccini centrava l’anello, mentre per la Contrada arancio verde e bianca Adalberto Rauco lo falliva.
La classifica finale vedeva pertanto la Contrada Castello chiudere con 36 punti davanti a San Martino con 30 e Piazza e Torre con 24.
Alla proclamazione della Contrada vincitrice è iniziata la festa dei rionali del Castello che centrano un filotto di tre successi consecutivi (2021 e le due edizioni 2022) entrambe ottenute con Andrea Vernaccini che conquista il suo quarto palio (il primo successo è del 2018) sempre per il Castello.

Credito fotografico: Argentieri Anthony

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