Castiglion Fiorentino, 150 candeline per la Biblioteca
Recentemente, nel Bollettino d’informazione del 2024 della Brigata Aretina degli amici dei monumenti, ho fatto una piacevole scoperta: un articolo firmato dal giovane studioso Mathias Vitiello in cui si parla della nascita e dello sviluppo della Biblioteca Comunale di Castiglion Fiorentino dal 1874 al 1929.
La data del 1874 non mi ha lasciato indifferente perché salta all’occhio che nel 2024 la biblioteca castiglionese aveva compiuto150 anni. Proprio così, perché nel 1874, esattamente il 19 dicembre, fu approvato ufficialmente il regolamento della nuova biblioteca.
È quello, se così si può dire, l’atto di nascita della istituzione. Un regolamento peraltro stilato da un personaggio di valore, quel Giuseppe Ghizzi cui dobbiamo un’opera fondamentale di storia locale intitolata appunto “Storia della terra di Castiglione Fiorentino”.
Le origini delle raccolte librarie vanno però ancor più in là nel tempo, il nucleo originale della biblioteca castiglionese risale infatti al 1866, alla così detta “Eversione dell’asse ecclesiastico”, allorquando lo Stato italiano decise, con un regio decreto e una successiva legge, di “confiscare” i beni della Chiesa. Oltre ai terreni e agli edifici passarono in proprietà dello stato anche ingenti patrimoni librari. un esempio in tal senso è l’acquisizione proprio in quegli anni della Biblioteca Angelica di Roma.
Anche a Castiglioni dai conventi degli Scolopi, dei Minori Conventuali e dei Cappuccini, arrivarono al Comune numerosi libri e manoscritti, alcuni di straordinario valore.
Va a merito degli amministratori di allora se quel tesoro culturale non venne venduto e disperso. Al contrario, si decise con quelle raccolte di costituire il nucleo della futura biblioteca pubblica castiglionese. Che fosse davvero pubblica lo dimostra l’articolo 5 del regolamento del 1874 laddove si indicano i giorni di apertura: domenica, martedì, venerdì e sabato.
Si teneva aperta la biblioteca di domenica e di sabato, una cosa oggi impensabile, proprio per favorire coloro che, durante la settimana, per motivi di lavoro o di studio, non potevano recarsi nelle sale di lettura.
Oggi la biblioteca castiglionese rappresenta un punto di riferimento importante per la vita culturale del paese, il patrimonio librario si è molto ampliato e sono molti coloro che usufruiscono del servizio.
Centocinquanta anni sono un’età veneranda che merita di essere ricordata e in qualche modo celebrata, tanto più che alla biblioteca, ormai da tempo, è strettamente collegata la rete museale. Si è andati cioè nella direzione auspicata dai nostri antenati: costituire un vero e proprio polo culturale al servizio del paese. Adesso spetta a noi non dilapidare questa eredità.