Di quando gli aretini tesero un’imboscata ai senesi: a Pieve al Toppo una mostra nel segno di Dante

Ideata e promossa dallo storico locale Valentino Minocchi, la mostra, dal titolo “Le Giostre del toppo”, vuole ripercorrere l’episodio legato alla battaglia che il 26 giugno 1288 vide l’armata senese, in ritiro da un fallito assedio ad Arezzo, subire una pesante sconfitta dagli aretini che, fuoriusciti dalla città, tesero un imboscata nei pressi di Pieve al Toppo.
Episodio che viene ricordato anche da Dante nella Divina Commedia nel canto XIII dell’inferno.
La cerimonia di inaugurazione si è sviluppata in tre distinte parti: all’interno della Chiesa parrocchiale ci sono stati gli interventi di saluto oltre che di Valentino Minocchi anche di Fabrizia Fabbroni, che ha letto alcune terzine dantesche, e del parroco Don Luis.
Presenti i rappresentanti del Quartiere di Porta del Foro con gli ex giostratori Mario Capacci e Paolo Parigi, il segretario della Brigata Aretina Amici dei Monumenti Enrico Rossi, una delegazione del consiglio direttivo della Giostra dei Rioni di Olmo e Francesco Conti.
Si è passati poi nella sala parrocchiale dove è stata allestita la mostra con il grande plastico con riprodotti le armate senesi e aretine.
A lato la lancia d’Oro messa in palio nella Giostra del Saracino del 1988 dedicata al 700.mo delle Giostre del toppo e vinta dai due cavalieri Capacci / Parigi.
Accanto poi l’Olmo d’Oro, ovvero il premio per il Rione vincitore della Giostra di Olmo messo in palio nel 2018 è anch’esso dedicato a tale episodio.
Oltre a questi cimeli, realizzati entrambi da Francesco Conti, anche manifesti dello spettacolo teatrale realizzato nel 1988 con la regia di Pierfrancesco Greci, ed alcuni quadri e stampe inerente l’episodio bellico.
C’è stata poi la visita al monumento in terracotta realizzato da don Fortunato Bardelli.
La mostra resterà aperta fino all’11 luglio il sabato e domenica con ingresso libero dalle 15.00 alle 20.00.
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