“Domina donna”: premiate Scarpellini, Buoncompagni, Galoppi e Chieli

MONTEVARCHI (AR) – Una serata per valorizzare l’energia, la vitalità e la ricchezza dell’universo femminile si è  svolta ieri, venerdì 9 luglio, in piazza Raffaello Magiotti di Montevarchi. Giunto alla settima edizione, il premio “Domina donna” è stato consegnato a quattro donne che, con la loro vita, sono riuscite a portare un importante contribuito al servizio del territorio e della collettività. L’iniziativa, promossa da Fidapa BPW Italy Sezione Valdarno, Simposio di Ipparchia Onlus e Collettivae con la collaborazione del Comune di Montevarchi e della Provincia di Arezzo, ha proposto un percorso tra arte, lavoro, politica e saperi declinati al femminile. Per la categoria “Lavoro”, conferito un riconoscimento a Graziella Buoncompagni che è stata la prima imprenditrice orafa della città di Arezzo e che nel 1958 ha dato il via all’esperienza dell’omonima azienda Graziella, riuscendo a combinare competenze professionali, attenzione alla famiglia e impegno verso il prossimo attraverso la Fondazione Graziella – Angelo Gori. Il premio “Domina Donna” per la categoria “Arte” è stato invece assegnato a Daniela Galoppi, per la categoria “Politica” a Margherita Gilda Scarpellini. La motivazione con la quale è stato conferito il riconoscimento a Margherita Scarpellini è la seguente: “Con i suoi studi, la sua professionalità e passione ci insegna a guardare la nostra terra, l’Etruria, insegnandoci la ricchezza di cui siamo eredi.  Da studiosa all’impegno civile per la propria comunità, nel presente investe le sue competenze nelle istituzioni guardando al futuro: da sindaca amministra la realtà con occhi di donna, tenendo conto dei differenti bisogni di donne e di uomini. Sempre in prima linea contro la violenza e per la convivenza tra i generi, si è sempre adoperata per aiutare donne in difficoltà”. Per la categoria “Saperi” a Francesca Chieli, mentre due menzioni particolari sono state rivolte ad Adriana Donati a ricordo delle Cappellaie di Montevarchi e alla poetessa montevarchina Ilia Lari. L’incontro e il confronto con queste personalità ha rappresentato un’occasione per stimolare un rinnovamento della politica, della cultura e della società nel suo complesso, prevedendo un sempre più forte coinvolgimento di donne che con il loro agire, il loro punto di vista, la loro passione e la loro creatività possano dare un impulso al miglioramento delle comunità locali. Questa finalità è stata proprio alla base della scelta di Fidapa, Simposio di Ipparchia e Collettivae di tornare ad organizzare il premio “Domina donna” dopo qualche anno di stop, andando così a far emergere e a valorizzare la ricchezza del mondo femminile a livello locale.

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