Fabio Guerra, un poeta classico sulle orme di Dante Ar24Tv
Nel periodo di studi al liceo classico e anche dopo si limiterà solo a leggere poesie, la svolta avverrà a giugno 2021, quando dopo essersi imbattuto in un endecasillabo dell’Iliade, “Muse figlie di Zeus che abitate”, inizierà il suo percorso di scrittura.
A chi gli chiede quale sia l’utilità della poesia si rifà a Montale, che diceva “La poesia non ha utilità, ma questo suo apparente difetto in realtà è il suo punto di forza, poiché in un’epoca consumista questa è l’unica cosa che dall’uomo non può essere consumata. La poesia non ha utilità, è fine a sé stessa ed è proprio da sé stessa che trae la sua forza. Citando Dante “E saziando di sè asseta”. Fabio non considera la poesia un qualcosa di nicchia ma una risorsa a cui tutti possono accedere, proprio per questo vuole fare in futuro l’insegnante di latino e greco e diffondere ai suoi alunni il suo sapere in materia. Fabio ha tenuto a dirci come sia grato ad essere in Casentino luogo frequentato dal suo idolo non che fonte di ispirazione Dante Alighieri.
Ci siamo permessi di porgli anche qualche domanda riguardante l’Ai e se questa possa o meno sostituire i poeti.
Fabio e fermamente convinto che ciò non possa accadere perché secondo lui bisogna avere esperienza di ciò di cui si scrive”.