Feudi del territorio aretino durante l’età moderna, focus a cura di Camillo Berti
Alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Camillo Berti parlerà della dislocazione e della consistenza dei feudi nel territorio aretino.
Curato da Luca Berti, il ciclo si propone di indagare struttura, rilevanza e consistenza dell’istituto feudale nella Toscana moderna, e in particolare nel territorio aretino, fino alla fine del Settecento, prima con i Medici, poi con gli Asburgo-Lorena subentrati nel 1737 nel governo del granducato.
La nuova conferenza, supportata dalla proiezione di immagini e di rappresentazioni cartografiche d’epoca, si concentra su alcuni aspetti storico-geografici della realtà feudale dell’Aretino. Dopo aver passato in rassegna i feudi fino alla loro progressiva abolizione avvenuta al tempo di Pietro Leopoldo e durante l’epoca francese, l’attenzione si sposterà sulle rappresentazioni cartografiche conservate nel fondo “Miscellanea di piante” dell’Archivio di Stato di Firenze. Si tratta delle mappe di varie tipologie di feudi toscani, realizzate nella seconda metà del Settecento, su richiesta dell’amministrazione granducale, per mano di “cartografi professionisti” come Ferdinando Morozzi e i fratelli Antonio, Francesco e Luigi Giachi, che verranno mostrate e commentate dal relatore.
Camillo Berti è professore associato di Geografia presso il Dipartimento di storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo dell’Università di Firenze. I suoi interessi scientifici riguardano la geografia storica con particolare attenzione per le dinamiche evolutive del paesaggio, la storia della cartografia e le applicazioni dei sistemi informativi geografici; lo studio e la rappresentazione dell’ambiente; la geografia della popolazione e le dinamiche migratorie. Su questi temi, è autore di saggi in riviste scientifiche, volumi collettanei e alcune monografie.
Il ciclo di conferenze della Società storica proseguirà, sempre all’Auditorium Ducci, fino all’inizio del mese di dicembre. Il 15 ottobre Fabio Bertini relazionerà sulla contea di Montauto appannaggio della famiglia Barbolani. Sarà poi la volta di altre tre conferenze su altrettante realtà feudali: la contea di Urbech in alto Casentino (relatore Moreno Massaini), la baronia della Trappola e il marchesato di Bucine (Stefano Calonaci), la contea poi marchesato di Monte San Savino (Ilaria Marcelli). Infine l’attenzione si sposterà su una famiglia titolare di vari feudi, i Lotteringhi della Stufa (Carlo Vivoli), e sull’avversione ripetutamente dimostrata dal patriziato aretino di fronte alle ipotesi di creare nuovi feudi nel territorio prossimo alla città (Luca Berti).
Le conferenze della Società Storica Aretina sono ad ingresso libero e gratuito.
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Nelle foto: pianta della contea di Urbech in alto Casentino. Il relatore Camillo Berti.