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giovedì | 26-12-2024

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Il mare che muove le cose vince Officine Social Movie

Un’edizione segnata da un tema necessario, “libertà”, di cui serve continuare a parlare. A cura di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura.

Ultimi premi assegnati per il fortunato festival internazionale aretino che ha guardato al futuro parlando di “libertà”

«Massimì… come stai?» chede Marì. «Meglio» risponde Massimì dopo pochi attimi di pausa. La quarta edizione di Officine Social Movie si è chiusa ieri sera al Cinema Eden di Arezzo con le parole del cortometraggio “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, vincitore del Premio Miglior Cortometraggio, e non potevano esserci parole più giuste per questa edizione. Perché vi sono temi necessari, di cui parlare insieme, che ci riguardano tutti, che prendono in esame diritti e doveri, che tengono vivo il dibattito sul futuro delle nuove generazioni e già parlarne fa stare meglio. Perché “meglio” non vuol dire “bene” ma lascia intendere che qualcosa è successo, qualcosa è cambiato: un punto di vista, a volte obsoleto, si è mosso in cerca di nuova luce. Perché la discussione sulla “libertà”, tema dell’edizione 2023 del festival, è di per sé un mare che muove le cose, i pensieri, le relazioni.

Con gli ultimi premi assegnati e l’umorismo impegnato di Teresa Cinque con il racconto di “Amorologia”, l’edizione 2023 del festival di cortometraggi che vede Arezzo protagonista del racconto internazionale nella ricerca e nella promozione di una società multiculturale coesa nella trasmissione dei valori di solidarietà, accoglienza, integrazione e impegno civile, va dunque in archivio con il sorriso di un gruppo di lavoro intergenerazionale affiatato, composto dallo staff di Officine della Cultura, dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e dei tanti studenti del Liceo Artistico di Arezzo partecipanti al progetto. Ultimi premi assegnati, insieme a quello per il Miglior Cortometraggio, sono stati: il Premio Giuria Popolare al corto “Interno 116” di Cristiano Gazzarrini e la Menzione per la Miglior Regia assegnata ex aequo a “The World of Men You’d Never Meet” di Alisa Khairetdinova e “In quanto a noi” di Simone Massi.

Officine Social Movie chiude il sipario ma non abbassa l’attenzione sui temi del festival e sarà già al lavoro per l’edizione 2024 non appena sarà passata l’estate. Nel frattempo ringrazia di cuore gli ospiti dell’attuale edizione, presenti dal vivo e in streaming, che hanno permesso di dare vita ad un racconto intercontinentale di straordinario valore che certo non si è concluso con lo spegnersi del grande schermo. In particolare si ringraziano: Giulia Giapponesi, Roberto Del Gamba, ANPI Arezzo, Elisa Pederzoli, Loretta Gianni, Associazione Pronto Donna – Centro anti violenza di Arezzo, Associazione ACB Social Inclusion, Nadaye Iran, Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae, Associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno, Dueditanelcuore, Teresa Cinque, Collettivo femminista Vazine. L’appuntamento per tutti è al 2024!

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando “Siete Presente. Con i giovani per ripartire – 2023″, a valere sul progetto “Generazione Giovanisì”, promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana – Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

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