Il trap per Pasqua: oltre 2 mila giovani ad Arezzo Fiere e Congressi – Foto

Le presenze stimate della due giorni sono state circa 2 mila: “Tutto è filato via liscio, il personale specializzato non ha dovuto effettuare nessun intervento di particolare gravità, solo procedure di normale amministrazione che vengono attivate in tali circostanze“, fa sapere Alessandro Rossi di Ombra Security, agenzia che si è occupata della sicurezza. Stessa risposta dagli operatori della Croce Bianca e della Misericordia di San Giustino Valdarno presenti in loco: “Niente di particolare da segnalare nel corso delle due serate“. Tanti giovani e giovanissimi accorsi da ogni parte d’Italia dalle ore 18.00 del Venerdì Santo alle ore 04.00 della mattina di Pasqua, per ascoltare Anna Pepe, rapper di La Spezia interprete della hit “Vetri neri” e di “Bando”, singolo pubblicato il 31 gennaio 2020. Con il remix di questo brano, Anna Pepe è l’unica artista italiana scelta per la colonna sonora di “Fast X”, film con Vin Diesel, decimo capitolo della saga “Fast and Furious”. Sul palco anche Niky Savage, trapper milanese finito nel mirino della critica per alcuni brani considerati sessisti e violenti; Don Pero, rapper e songwriter italo-domenicano classe 2000, cresciuto a Ferla in provincia di Siracusa, Suspect CB, nome d’arte di Michael Anno Obeng, nato nel 2003 a Reggio Emilia e di origini ghanesi, autore, con il suo freestyle, di un brano in cui cita il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La seconda serata è stata caratterizzata dalle performance di Tony Boy, il cui brano “Nostalgia” sta spopolando tra i giovanissimi, quindi Rondodasosa e Artie 5ive e Diego Lazzari. 

L’iniziativa non ha ricevuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Arezzo: “Si tratta di “artisti” – aveva dichiarato la vicesindaco Lucia Tanti – che si distinguono per usare messaggi violenti, misogini, scurrili e che hanno seri problemi con la legge. Diciamo quindi no al patrocinio, no alla collaborazione organizzativa, no al contributo economico, per carità!”.  Insomma, nonostante il nulla osta tecnico di Prefettura e Questura rilasciato agli organizzatori Ap Tech, Tanti aveva detto “no, perché dare spazio a queste voci non è compatibile con la cultura del rispetto delle persone – delle donne in particolare – e delle regole che è patrimonio primario di questa amministrazione. Installare panchine rosse, invitare al sano divertimento, combattere la violenza sono pannicelli caldi se poi si da’ cittadinanza ad eventi così. Valgono più i fatti delle parole, per questo per noi è no”. 

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